Gigi Riva, il figlio Nicola: "Papà farebbe tantissimi gol anche oggi"

Gigi Riva, il figlio Nicola: "Papà farebbe tantissimi gol anche oggi"TUTTOmercatoWEB.com
domenica 6 novembre 2022, 12:30Interviste
di Vittorio Arba

Nicola Riva, figlio del grande Gigi, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di CagliariPad.it, nel quale parla del film "Nel cielo un rombo di tuono", a cura di Riccardo Milani ed in uscita domani, oltre che raccontare qualcosa riguardo al papà. Di seguito un estratto delle sue parole:

SUL FILM IN USCITA: "Un primo approccio c’era stato tanti anni fa da parte dello stesso regista. Riccardo è un romantico in tutto quello che fa, è rimasto legato al calcio di un tempo, e ai valori soprattutto. Al tempo, papà era ancora dirigente della nazionale e dunque non se n’è fatto niente. Adesso che papà si è ritirato a vita privata, Riccardo si è dimostrato una persona vera e lo ha ispirato a concedere l’autorizzazione a partecipare a questo film. Tutto il merito è di Riccardo: una persona a modo, di cui ci si può fidare ciecamente. Il rapporto che c’è, è qualcosa di più di un semplice film. Frequenta spesso casa di papà e siamo diventati amici. Se non ci fosse stato questo rapporto di fiducia, difficilmente papà avrebbe concesso la possibilità di fare il film e in particolare di partecipare. Documentari e storie su di lui ce ne sono state tante: da Buffa alla Rai. Ma partecipare è una cosa diversa".

C'È ANCORA TANTO CHE  NESSUNO CONOSCE DI RIVA: "C’è ancora tanto che nessuno conosce di lui. La prima parte di vita ad esempio gli è rimasta dentro. Gli stati d’animo, le emozioni. Quello che ha provato prima di arrivare in Sardegna. Tutti conoscono Gigi Riva, che ha fatto quello che ha fatto nel calcio e non solo. Però quello che è stato nei 18 anni prima, negli anni dell’adolescenza, le delusioni e le milioni di difficoltà e le sofferenze; ecco quei passaggi sono rimasti con lui e con la famiglia più stretta".

RIVA NEL CALCIO ODIERNO: "Oggi ci si allena in maniera diversa. Al tempo ci si allenava per quel tipo di calcio. Però penso che mio padre fosse un giocatore per ogni epoca. Era un attaccante moderno: segnava di piede, di testa, era veloce, in area di rigore fisicamente non lo spostavi. Allenato con i ritmi di ora, sarebbe un giocatore da tantissimi gol. Oggi soffrirebbero quelli che al tempo erano giocatori tecnici ma più lenti. Un giocatore lento nel calcio moderno trova più difficoltà".

ANTI-SOCIAL AL 100%: "Penso sarebbe oggi, com’era allora. Voleva stare fuori da ogni tipo di gossip. Certamente ci è finito anche dentro, perché era difficile non finirci per un giocatore della sua fama. Ma sarebbe stato anti-social totale. Persone della coerenza e dell’onestà intellettuale come mio padre non ne ho conosciuti tanti nella mia vita. Lui non sarebbe cambiato in base alle mode. Sarebbe stato anti-social al 100%".