Anderson Manjate Silva, un profilo internazionale per riportare in alto l’Atletico Bono

Anderson Manjate Silva, un profilo internazionale per riportare in alto l’Atletico Bono
mercoledì 18 ottobre 2023, 11:30Le altre sarde
di Maria Laura Scifo

Percorsi di vita inaspettati, nuove avventure e culture completamente differenti. Il calcio può regalare tutto questo e dell’argomento potrebbe parlare a lungo Anderson Manjate Silva, classe 2000 di recente tesserato dall’Atletico Bono. La sua storia è una di quelle che non capitano tutti i giorni ma che in qualche modo simboleggia la resilienza, facendo pendere il significato neutro della parola verso un’accezione positiva. Ovvero, la capacità di adattarsi a condizioni diverse per inseguire il proprio sogno e non aver paura di affrontare i sacrifici più grandi, come il dover vivere lontano dalla propria famiglia.

Che fosse predestinato ad affrontare una vita ricca di avventure forse lo aveva scritto nel destino. Nato in Canada da madre portoghese e padre originario del Mozambico, ma lui cresce in Brasile poiché adottato da una famiglia del luogo. Quattro paesi racchiusi nel cuore di una persona sola e tre di questi curiosamente collegati dalla lingua portoghese nelle sue diverse declinazioni. Il Brasile però, e questo ben si sa, è la patria del calcio e il secondo segnale da parte del destino forse è stato proprio il suo approdo nel paese verdeoro. 

Tra il 2010 e il 2013 diventa protagonista alla scuola calcio del Cruzeiro e riesce a colpire il club tanto che a 14 anni viene ufficialmente ingaggiato per prendere parte poi ai tornei giovanili. Porta a termine tutta la trafila che lo conduce dall’U14 all’U16, raggiungendo la prima squadra nel 2015, quando viene convocato in occasione del match contro l’America MG, pur senza esordire. L’anno successivo la vita lo porta in Portogallo, terra della madre, con il Belenenses che crede nelle sue qualità e decide di acquisire il suo cartellino. Saranno 5 anni intensi quelli vissuti nel paese lusitano con le esperienze in cascina tra U17 e U19 con la maglia dell’Uniao Sintrense e quella del Varzim, in U19 e quarta lega con la seconda squadra del club che intanto disputava il corrispettivo della Serie B portoghese.

Dopo averlo sfiorato e un poco anche assaggiato, il salto nel mondo professionistico si concretizza nel 2020, precisamente in Austria con la casacca del SK BischofShofen, che militava nella terza lega del paese. Seguirà un periodo che lo vedrà tornare in Portogallo prima ad Amares, nel distretto di Braga, e poi ad Amadora, a nord-ovest di Lisbona, dovendo però riscendere nell’U23. È l’ultimo passo prima del suo approdo definitivo nel mondo del calcio professionistico. Chiusa la parentesi portoghese, si reca in Bulgaria per vestire la maglia del Drenovets, club di terza serie bulgara, dove riesce a lasciare il segno con 4 gol e 5 assist in 18 partite. Decisamente un’ottima media, per un centrocampista difensivo che comincia a mettere in risalto tutte le sue qualità, tra cui un gran tiro dalla distanza. In Croazia lo notano e gli propongono l’approdo in Serie B con l’NK Sesvete, ma il club non riesce a trovare l’accordo con il Drenovets, ben lieto di poter disporre del giocatore fino a fine campionato, dove risulterà uno dei migliori prospetti.

Il destino dei ‘giramondo’ però è sempre pronto a fornire delle altre occasioni e l’ultima lo ha portato proprio in Sardegna. Lo scorso settembre il suo procuratore Paulo Costa, tramite la mediazione dello scout Marco De Risio, ha reso possibile la stipulazione di un accordo per il suo passaggio all’Atletico Bono. In Bulgaria si è fatto notare soprattutto per i suoi punti di forza in fase offensiva, ma in realtà Anderson Manjate Silva risulta essere un centrocampista decisamente duttile e prezioso anche in fase di non possesso per il recupero del pallone. Nella sua giovane carriera, ma già ricca di esperienze, ha avuto modo di spaziare dal ruolo a play a quello di mezzala. 

Insomma, arriva a Bono un giocatore di caratura internazionale che tra l’altro ha avuto modo di vestire anche la maglia della propria nazionale, il Canada. Nella scorsa estate, infatti, è rientrato nell’elenco dei convocati per il campionato del mondo di Calcio a 7 che si è disputato in Messico e si è concluso con una buona campagna da parte della nazionale canadese, uscita solo nella fase ad eliminazione diretta per mano del Giappone, ma dopo aver superato una fase a gironi da ‘incubo’ con Cile, Brasile e Colombia. Un prospetto da tenere d’occhio e con grandi margini di crescita il cui obiettivo è divenuto quello di riportare Bono nelle serie migliori.