Olbia, Marino: “Vogliamo essere competitivi e tenere alte le ambizioni”

Olbia, Marino: “Vogliamo essere competitivi e tenere alte le ambizioni”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Ufficio Stampa Olbia Calcio
sabato 16 luglio 2022, 13:30Le altre sarde
di Paola Pascalis

Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Roberto Occhiuzzi, il presidente dell'Olbia Alessandro Marino ha parlato degli obiettivi per la nuova stagione. Queste le sue parole riprese dalla redazione di TuttoMercatoWeb: "Il mister è stato fin dall'inizio un nostro obiettivo e sono convinto abbia le caratteristiche tecniche e morali per fare bene in un contesto sano come il nostro dove i valori umani contano. Il direttore Tatti lo conosceva già e l'ha scelto, io ho cercato di capire se volesse sposare la nostra filosofia trovando di fronte un allenatore che, sin dal primo istante, ha voluto l'Olbia con entusiasmo. Questo ci ha gratificato, facendoci capire che il club è sempre più appetibile, anche per profili che arrivano da categorie superiori. Ci aspetta una sfida diversa dal passato. Raggiunto l'obiettivo playoff nella scorsa stagione, quest'anno dovremo dimostrare di essere ancora più bravi per migliorarci. Inizia un nuovo ciclo e inevitabilmente stiamo rinnovando parte della rosa senza tuttavia cambiare la nostra filosofia: essere competitivi tenendo alte le ambizioni e perseguendo quella sostenibilità che, dal 2016, ci ha portato a essere un esempio di gestione e risultati conquistati"

Sulla rosa: "Non sono per niente d'accordo con chi dice che la squadra è stata ringiovanita, magari lasciando intendere che sia meno competitiva. L'Olbia ha uno zoccolo duro di giocatori che ha acquisito una mentalità importante, mentre i ragazzi arrivati quest'anno hanno sostituito quelli che erano arrivati l'anno scorso e tanti di loro hanno anche già fatto esperienze importanti. Chi pensa che, nel calcio professionistico di oggi, un calciatore del 2000 o del 2001 sia considerato giovane, probabilmente non ha ancora capito in che direzione sta andando il calcio. Quello italiano è in grave ritardo rispetto a quello europeo anche perché non è stato in grado di far crescere i propri talenti. Venti anni fa si faceva calcio diversamente, mentre la mia Olbia ha sempre avuto tra i propri obiettivi, dichiarati, quello di ottenere risultati portando a valorizzazione i talenti emergenti. Questo è sempre stato il nostro modus operandi e questa è la direzione che hanno preso la maggior parte dei club, soprattutto in Serie C". 

Sul pubblico: "Mi aspetto una risposta chiara dalla campagna abbonamenti. La squadra arriva da un nono posto, da risultati e partite che rimarranno nella storia del club. Nel corso della stagione faremo ulteriori iniziative per i più piccoli, ma se il pubblico non dovesse rispondere è evidente che dovrà fare della valutazioni a fine stagione. Sono pronto a mettermi in discussione perché ottenere risultati ma avere lo stadio semivuoto non gratifica nessuno".