Adani: "Amo il Cagliari. Ma la proprietà e la presidenza non sono all'altezza"

Lele Adani ai microfoni della BoboTV ha parlato della gestione del Cagliari, senza mandarle a dire.
"Io amo Cagliari, ogni volta che si va in Sardegna si sta bene, gente fenomenale ed ospitale. La società Cagliari, fatta da persone che lavorano: addetti stampa, steward, collaboratori in ogni ambito ogni volta che sono andato mi hanno fatto sentire come se fossi a casa. Ma la proprietà e la presidenza non sono all'altezza del club, non è rispettosa. A me non interessa quanti soldi ha uno, non ha detto una parola per quello che è successo quando il Milan è andato a giocare all'Unipol Domus e dato che si era permesso (Giulini) di darmi del moralista quando in un Juve-Cagliari qualche persona, non la gente ma solo qualche scemo aveva intonato qualche coro razzista nei confronti di Kean e io mi ero nettamente schierato contro di loro dicendo che il Cagliari aveva fatto una figura di m * * * a. Vai a chiedere a Tomori e agli altri come ci si sente. La società, quindi addetti stampa e chi si occupa della comunicazione ha fatto un comunicato ma Giulini non ci ha messo la faccia. Ha solo alimentato queste scemenze. Non ho sentito una parola da chi comanda la società. Non si può esitare davanti le ingiustizie. Inoltre cambio discorso dicendo che chi si è permesso di dire che con la cessione di certe persone il Cagliari si è sistemato non capisco: il Cagliari ha perso 4 partite di fila, ha preso 11 gol da quella zona del campo dove sono state mancate di rispetto quelle persone. Ricordiamoci che quella persona ha vinto il campionato statale con l'Atletico Mineiro e ha portato l'Uruguay al Mondiale. Bisogna lavarsi la bocca prima di dire certe affermazioni. Vergona".