Borghi: "Cagliari, quando lavori i risultati arrivano. Vittoria con la Roma giusto premio per i rossoblù"

Borghi: "Cagliari, quando lavori i risultati arrivano. Vittoria con la Roma giusto premio per i rossoblù"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 23:30News
di Vittorio Arba

Tramite un video postato sul proprio canale YouTube, il giornalista Stefano Borghi ha analizzato Cagliari-Roma, match valido per la 14^ giornata di Serie A, che ha visto i rossoblù prevalere per 1-0. Di seguito le parole del telecronista Sky Sport, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Sconfitta della Roma, la seconda consecutiva in campionato dopo quella col Napoli. Una sconfitta diversa, perché è arrivata in una partita trappola, con delle assenze, con molte difficoltà, con una settimana difficile per Gasperini. Però, insomma, questa vittoria tanto attesa dal Cagliari si vedeva in qualche modo arrivare e la Roma non è riuscita a contrastarla. Una Roma che ha il problema evidente della concretizzazione e che adesso è anche un pochino meno solida. Chi non è soddisfatto oggi è Gasperini, perché la sua Roma è anche lei un po’ alle prese con una condizione fisica che non è più iper smagliante come nei primi due mesi e mezzo di campionato, anche perché anche lì ci sono degli infortuni, delle scelte obbligate nella rosa. Però, prima, la Roma non dico che abbia overperformato - un'espressione orribile che però racchiude velocemente il significato - però prima ha fatto delle cose molto grandi. Adesso, con questa condizione fisica non più rifinita al massimo e con anche un po’ di nervosismo che si palesa nei cartellini rossi, un po’ di reminiscenza 'Mourinhane' dal punto di vista di certe intemperanze che si vedono in campo, ecco che le cose sono ancora più difficili da ottenere. Ed ecco che il problema principale, ovvero quello della produzione, della concretizzazione, diventa un problema quasi insormontabile. Perché prima era appunto un problema di concretizzazione: la Roma produceva, non segnava tanto; a un certo punto sembrava anche salita sul piano del gioco. Adesso, nelle ultime due partite, la Roma ha prodotto veramente pochissimo. E c’è questa cosa di giocare con Baldanzi riferimento avanzato e un attacco di 'piccoli' che, insomma, se non ha dinamiche perfettamente oliate e soprattutto grande brillantezza, non può incidere. Incide poco Ferguson e il discorso è sempre lo stesso. La Roma ha bisogno del ritorno di Dovbyk, che non piace a molti ma è un giocatore irrinunciabile, in attesa di capire cosa potrà succedere sul mercato. Lo stesso Dybala non è sicuramente nel momento fisico più brillante degli ultimi tempi.

Anche Soulé è un filino sceso, i centrocampisti hanno speso tantissimo in questa stagione. Come ha detto Gasperini nel post-partita, queste sono chiamate: questo è un momento della stagione in cui devi essere estremamente lucido, perché in queste partite battagliate, anche frammentate - ha usato un'immagine che io condivido molto sul tipo di partite che si giocano in questo momento. Lui ha detto: “partite frammentate”, partite tra virgolette “sporche”, lo aggiungo io. Allora lì devi essere lucido, devi essere lucido perché ne vai fuori con la tecnica, specialmente giocando il calcio che gioca Gasperini. E in questo momento la lucidità non permette di far valere la tecnica, e allora la Roma ha molte più difficoltà nell’essere pericolosa, nel fare gol, nell’arrivare al risultato. Anche perché questo leggero sfilacciamento si traduce in un’impermeabilità che non c’è più: lo strato è un filino eroso e, come è successo tante volte anche a Cagliari, la stava salvando Svilar con i suoi interventi. Invece poi il Cagliari - che, ripeto, meritava questa vittoria perché è sempre rimasto attaccato alla propria stagione e alle proprie possibilità - l’ha vinta con un gran bel gol di Gaetano, prendendosi un premio legittimo. Il Cagliari è partito molto bene secondo me, poi però ha infilato questa striscia dove la vittoria non arrivava, dove i risultati erano faticosi. Ma non si è mai lasciato andare, è sempre stato estremamente sul pezzo. Credo anche merito della mentalità data alla squadra dal suo allenatore. Il Cagliari veniva da buone prestazioni: l’approccio a Torino, la partita di Coppa Italia col Napoli dove ha perso solo ai rigori. Ma questa mentalità io l’ho vista anche nella rimonta di Verona, che poteva essere un grosso problema per il Cagliari; invece è andato comunque a strapparsi il pareggio. E prima o poi, quando lavori, quando lavori, quando lavori, quando non ti lasci andare, allora i risultati li trovi. Il Cagliari ha trovato un grande risultato e ha dato a sua volta una botta alla bassa classifica".