Cassano: "Napoli inguardabile fino al 60', se il Cagliari avesse segnato... Mina non ha fatto toccare palla a Lukaku"
Nel corso della trasmissione Viva El Futbol, Antonio Cassano ha analizzato Cagliari-Napoli. Le parole dell'attaccante, riprese da TuttoCagliari.net:
Domenica, fino al 60', il Napoli è stato inguardabile. Una bruttissima prestazione, perché poi tutto si decide nelle due aree: o fai gol, o non lo fai, oppure succede che, come hai detto tu, un portiere compie un miracolo. E quelli li fai una volta ogni 10 partite, ma domenica ne sono arrivati tre di fila. Questo cambia completamente la situazione, l’idea, la mentalità, e tutto ciò che di positivo si può dire al momento.
Ma questo non vale solo per la partita di ieri, dove il Napoli ha poi dilagato e strameritato contro l’anti-Inter e così via. Se guardiamo la prima partita contro il Verona, è andata malissimo, tre gol subiti. Nella seconda partita in casa, fino all’1-0 non hanno giocato bene, tanto che li hanno fischiati, poi dopo quel gol hanno fatto qualcosa di buono. Contro il Parma, meritavano ampiamente di perdere. E ieri, francamente, non meritavano di vincere. Questa è la sintesi delle partite.
La partita di ieri è semplice da analizzare: una squadra crea tanto, il Cagliari non riesce a segnare, e un portiere compie dei miracoli. Dall’altra parte, ci sono due giocatori più forti del Cagliari, e con mezza occasione fanno gol. Poi ne fanno due, tre, quattro, e la partita finisce così. La partita di ieri è facile da spiegare, ma in queste quattro partite io non ho visto miglioramenti qualitativi nel gioco.
Ovviamente, Conte ci sta mettendo l’anima, anche perché si è esposto dopo la partita con il Verona, dicendo che si vergognava di certe situazioni. Si è imposto con la società, ha chiesto un centravanti e lo ha ottenuto, ha voluto Gilmour e McTominay e li ha avuti, ha chiesto Buongiorno e l’ha avuto. È stato geniale nel riuscire a ottenere quei giocatori. Quando dico che arriverà tra le prime quattro, è perché lui è così: ottiene i risultati, non importa come ci arriva. L’obiettivo lo raggiunge, sempre.
Era lo stesso alla Juventus quando ha vinto il primo, il secondo e il terzo scudetto. Ha già detto alla squadra: "Vinceremo lo scudetto, dobbiamo lottare per lo scudetto." La sua idea è tentare di vincere lo scudetto a modo suo, che personalmente non apprezzo, ma riconosco che funziona. L'anno scorso dicevo che dovevano prenderlo per arrivare in Champions, e quest'anno sono sicuro che ci riuscirà. Quando Conte vuole una cosa, la squadra lo segue.
Conte, sotto questo punto di vista è speciale: i giocatori si butterebbero nel fuoco per lui. Ha un'alchimia con il suo centravanti che, in Italia, fa la differenza. Fuori dall'Italia non rende allo stesso modo, questo è un dato di fatto. In Italia, però, giocando anche solo al 60%, Lukaku segna due gol, fa due assist, si prende le sportellate. Anche se ieri ha fatto una fatica immensa, Yerry Mina non gli ha mai fatto toccare palla. Poi, però, bastano due palle giuste per cambiare tutta la partita.
Le persone giustamente guardano sempre ciò che colpisce di più: il gol, la giocata. Però, nella prestazione complessiva, non ha giocato bene".