Gaetano: "La rete contro la Roma? Un'emozione fortissima. A Cagliari sento l'amore della gente"
Ai microfoni di Domus Rossoblù, il giornale ufficiale del Cagliari Calcio distribuito allo stadio in occasione delle gare interne, Gianluca Gaetano ha ripercorso le emozioni vissute dopo il gol segnato contro la Roma, soffermandosi sul momento della squadra, sul rapporto con la piazza rossoblù e sul proprio percorso personale.
Gianluca, lo stadio ha tremato davvero. Cosa hai provato in quel momento?
"Un’emozione fortissima, difficile da spiegare. È stata una scarica di sentimenti perché quella giocata ci ha regalato una vittoria che aspettavamo. Venivamo da buone prestazioni, ma ci mancava qualcosa. In quell’istante ho pensato anche ai mesi difficili: l’operazione al ginocchio, la riabilitazione, gli acciacchi. Tornare a stare bene così e segnare davanti alla nostra gente è stato speciale".
Che messaggio vi lascia una vittoria così?
"Che dobbiamo avere continuità. Di attenzione, di concentrazione, di spirito. Questo campionato non perdona e serve essere sempre dentro la partita, fino all’ultimo minuto".
Un altro gol da urlo, stavolta inutile. Quanta voglia c’è di riprendersi quanto sfuggito a Bergamo?
"Tantissima, meritavamo di più ma la serata di sabato scorso ci insegna che il dettaglio fa la differenza e occorre migliorare per concretizzare quanto produciamo".
Sei a Cagliari da gennaio 2024: che rapporto stai costruendo con questa maglia?
"Qui senti il peso e l’amore della gente. È una piazza vera, che ti sostiene ma ti chiede di dare tutto. Io cerco di ripagare ogni giorno quell’affetto".
Pisacane che allenatore è?
"Un grande lavoratore, molto attento ai dettagli ma sempre disponibile al dialogo. Sa entrare nella testa dei giocatori, dentro e fuori dal campo".
Hai avuto maestri importanti nella tua carriera. Cosa porti con te oggi?
"Mi sento fortunato. Da ognuno ho imparato qualcosa, come calciatore e come uomo. Tutto torna utile in un campionato difficile come questo".
Non sempre novanta minuti, ma spesso decisivo con gol, assist e qualità.
"Guardo proprio alla qualità, non alla quantità dei minuti. L’importante è essere utili, farsi trovare pronti quando vieni chiamato in causa, così facendo aumentano anche le opportunità".
Stiamo vedendo il miglior Gaetano?
"No, il meglio deve ancora arrivare. Per me e per il Cagliari".