Marchetti: "Cagliari, ricordi bellissimi. Il caso Samp fu ingigantito: non volevo andare via"
Intervenuto ai microfoni di Radiolina, durante "Il Cagliari in diretta", l'ex portiere Federico Marchetti ha ripercorso la sua esperienza con la maglia del Cagliari, con uno sguardo all'attualità. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "A Cagliari ho trascorso anni bellissimi, anche se l’ultima stagione non è stata semplice, ma nulla può cancellare ciò che avevo costruito con Allegri. Il caso Samp nacque da un’intervista fraintesa: non volevo lasciare la Sardegna, mi sarebbe solo piaciuto giocare le coppe europee e la situazione fu ingigantita per questioni personali tra Cellino e un giornalista. Sono arrivato tardi in Serie A ma non ho rimpianti: ho giocato fino a 40 anni, anche se gli infortuni e poi l’ascesa di Strakosha alla Lazio hanno influito. Ero un portiere che amava uscire e rischiare, un po’ incosciente forse, ma era il mio modo di leggere le situazioni: per questo Allegri si fidava molto di me. Con lui giocavamo su ogni campo senza paura e sapeva proteggere il gruppo anche nei momenti più difficili.
Ricordo bene anche Nainggolan, che a Cagliari esplose quando Bisoli lo portò davanti alla difesa. Le emozioni più grandi le ho vissute grazie ai colori rossoblù: la convocazione in Nazionale, la vittoria contro il Napoli al Sant’Elia e il successo in casa della Juventus dopo quarant’anni. Oggi mi piace il Cagliari di Pisacane, riconosco le sue idee e il coraggio che aveva già ai tempi del corso allenatori. Sto studiando per ottenere le licenze superiori: voglio allenare una squadra, anche se partire dai portieri andrebbe bene. Con molti compagni di quel primo anno con Allegri ci sentiamo ancora: eravamo un gruppo vero, e il pensiero va a Davide Astori, che non c’è più