Pedullà: "Palestra? Prenderlo ora significa svenarsi. Quando il Cagliari cedette Zortea..."

Pedullà: "Palestra? Prenderlo ora significa svenarsi. Quando il Cagliari cedette Zortea..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 21:15News
di Vittorio Arba

Tramite un video postato sul proprio canale YouTube, il giornalista Alfredo Pedullà ha parlato di Marco Palestra, grande protagonista con la maglia del Cagliari. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Siamo a metà dicembre, però è chiaro che gli argomenti che tengono banco sono due.
Intanto vorrei partire da Marco Palestra. 'Palestra troppo tardi'. Ho titolato semplicemente così, perchè Palestra ormai è esploso e il merito è tutto dell’Atalanta. Andare su Palestra adesso significa svenarsi. E l’ultimo tentativo vero lo aveva fatto la Juventus l’estate scorsa, quando aveva messo il cartellino di Kostic, che piaceva a Juric, e più un ricchissimo conguaglio in doppia cifra per arrivare a Palestra. Ma l’Atalanta, che non è stupida, anzi è un club illuminato, sveglio, che capisce se il ragazzo si farà o se il ragazzo non si farà, ha deciso di mandarlo in prestito secco. Quando il Cagliari chiuse l’operazione Zortea con il Bologna aveva bisogno di un bel frequentatore di fascia come Palestra, e il Cagliari ha fatto una cosa che solitamente i club non fanno, cioè valorizzare un tuo calciatore. Di solito i club di Serie A non lo fanno, ma spesso non lo fanno anche in Serie B. Ci deve essere un premio, un qualcosa in più di un premio, ma il Cagliari pur di prenderlo accettò il prestito secco.

Oltre il prestito secco l’Atalanta non sarebbe andata con chi che sia, e fu uno dei primi nomi che Gasperini, nei suoi colloqui di mercato purtroppo per lui poco proficui con Massara — e basti vedere cosa sta accadendo adesso tra tutti gli acquisti fatti da Bailey e lasciate perdere la doppietta di Ferguson — fece il nome di Palestra. Ma evidentemente poi tra Atalanta e Roma, dopo l’addio di Gasperini, non sarebbe stato semplice fare delle operazioni di mercato e la Roma si concentrò, ricorderete, su Wesley. Dopo una piccola telenovela sarebbe diventato lui il pendolino e la fionda di fascia destra, con possibilità di adattarlo anche a sinistra. Adesso avvicinarsi a Palestra è come dire: avevi un diamante in mano e non te ne sei accorto. L’Atalanta se n’è accorta. Non basteranno e non basterebbero 30 milioni, ma chi si è avvicinato l’estate scorsa immaginava cosa? Una proiezione da 20 milioni in su. La Juventus avrebbe dato con Kostic, all’ultimo anno prima della scadenza, 10-12 milioni di conguaglio, avvicinandosi più o meno a quella cifra, perché comunque 6, 7, 8 milioni Kostic me lo devi valutare. L’Atalanta ha detto no, perché l’Atalanta ha un pregio che altri non hanno, o meglio che non tutti hanno: il pregio di capire prima la tempistica su cose da fare o non da fare, se farlo rientrare alla base oppure se cederlo direttamente. Io se penso a Palestra, ma anche ai progressi di Bartesaghi, penso anche a un ricambio che il calcio italiano può avere. Calcio italiano che vive la fase più drammatica, perché dovrei anche occuparmi dei cinque punti di penalizzazione alla Ternana e vorrei dire alla Lega Serie C, Lega Pro: lo sapevate, non ve ne eravate accorti, fa tutto brodo oppure fate finta di nulla".