Sanna: "Falso perbenismo sul caso Folorunsho. Nessuno parla dell'esempio dato da Pisacane"
Sul proprio canale YouTube, il giornalista Vittorio Sanna ha commentato il caso Folorunsho-Hermoso, offrendo una riflessione più ampia sul tema della buona educazione nel calcio e sulla tendenza a enfatizzare solo i comportamenti negativi. Di seguito un estratto del suo intervento:
"Improvvisamente sembrano tutti preoccupati della buona educazione, e il labiale di Folorunsho è diventato l'oggetto del crimine. Tutti a sottolineare quello che è stato un comportamento sbagliato - lo puntualizzo - da parte di un calciatore, se applichiamo i canoni della buona educazione, in seguito a un atteggiamento sbagliato dell'altro calciatore nei suoi confronti. Ma errore chiama errore: doppio errore, in questo caso, perché comunque ha dimostrato che nel calcio la buona educazione non esiste.
Se davvero si vuole riportare in vita la buona educazione, c'era anche un altro episodio che andava sottolineato con la stessa attenzione. E, per dimostrare che la buona educazione è un valore che si vuole davvero perseguire - perché secondo me in tutto questo c’è molto falso perbenismo - bisognerebbe guardare anche ad altro. Mi riferisco al gesto di Fabio Pisacane: a un certo punto Hermoso è andato a scontrarsi con lui, portandogli via il pallone in modo un po' troppo irruento nei confronti del tecnico. Pisacane ha accennato a una reazione, ma pochi secondi dopo ci ha riflettuto; ha alzato il braccio e ha chiesto scusa a Hermoso. Ecco: quello è un gesto di buona educazione.
Come mai tutti sono concentrati sul gesto negativo e non su quello positivo? Perché il gesto negativo fa notizia. Hanno il desiderio di sottolineare i comportamenti scorretti, così da creare ulteriore veleno intorno al veleno.
Detto questo, le “personcine per bene” sono quelle che abitualmente razzolano male, e poi tentano di identificare negli altri i comportamenti che sono propri, che appartengono a loro, e dei quali forse talvolta, in coscienza, si vergognano. E così, quando capita ad altri di fare qualcosa, sono lì pronti a sottolinearlo per poter essere assolti: l'idea è 'criticando uno che si comporta male, nessuno pensa che io lo possa fare'. Ecco: è proprio il comportamento scorretto delle cosiddette personcine per bene.
Perché sbagliando - e si sbaglia costantemente nell’ambito di un campo da calcio - anche la provocazione e la rissa sono diventate elementi del calcio stesso. Addirittura vengono suggerite, fatte con premeditazione: la provocazione è insita nei comportamenti dei calciatori. Si dice che così sono esperti, furbi, capaci di creare situazioni a loro vantaggio. Se tutto questo si volesse realmente combattere, intanto bisognerebbe che i provvedimenti venissero presi in campo, perché si sente molto meglio che non in un labiale; e poi che in fase educativa vengano realmente sottolineati i gesti corretti, e non quelli scorretti".