Agostini a Radiolina: "Non tornerei a Cagliari, amo la città e i suoi tifosi. Ma quello che ho passato io dopo la retrocessione del Cagliari non la auguro a nessuno: sono stato offeso e cacciato"

Agostini a Radiolina: "Non tornerei a Cagliari, amo la città e i suoi tifosi. Ma quello che ho passato io dopo la retrocessione del Cagliari non la auguro a nessuno: sono stato offeso e cacciato" TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 2 marzo 2023, 19:00Primo piano
di Laura Pace

Alessandro Agostini è ospite della puntata odierna de Il Cagliari in diretta, trasmissione condotta da Valentina Caruso, Alberto Masu e Fabiano Gaggini dalle 18:30 alle 19 su Radiolina. L'ex allenatore rossoblù, attualmente alla guida della Primavera del Genoa, ha parlato del suo legame con la Sardegna e col Cagliari, di quella brutta giornata che vide retrocedere i rossoblù in Serie B, ma non solo, anche di tanti ragazzi che ha cresciuto e ora stanno spiccando il volo: 

NUOVA ESPERIENZA. "Sono molto contento e mi trovo bene, ragazzi straordinari e lo affronto nel migliore dei modi perchè è giusto così"

CAGLIARI-GENOA. "Ho visto la partita di ieri, non mi sono fatto nessuna idea ma due cose mi hanno fatto piacere: un ragazzo della primavera del Genoa in panchina con Gilardino. E poi per il Cagliari c'erano Luvumbo e Kourfalidis e questo sicuramente mi da soddisfazione"

COL GENOA. "Col Genoa è stato molto semplice, mi hanno messo al posto di Gilardino, e mi ha fatto piacere che ricadesse su di me quella scelta" 

OBERT, KOURFALIDIS, LUVUmBO. "Sono contento per loro, ma non credo che sia stato merito del sottoscritto. Sembra che lì abbia fatto solo disastri sportivi. Secondo disastro, peccato"

VENEZIA-CAGLIARI. "Quella partita è stata la conclusione di un lungo processo: il Cagliari in 12 mesi ha cercato di trovare il colpevole 'è stato Agostini, aveva sbagliato la squadra le sostituzioni'. E così via"

CAGLIARI. "Io non mi pento di nulla, ho fatto tutto con rispetto. Sono stato offeso e cacciato, ma io quello che ho fatto l'ho fatto con amore"

DIVORZIO DA CALCIATORE O DA ALLENATORE?. "Questo da allenatore, per quello che si è fatto passare"

TIFOSI. "Rimarranno per sempre loro, mi hanno sempre rispettato e io ho rispettato loro"

FUTURO. "Qua a Cagliari? No non credo"

SARDEGNA E GENOA. "La Sardegna significa tanto per me, ci sono legato, appena posso ci torno, e mi fa piacere farlo. Ma il lavoro ti porta lontano e giustamente va inseguito quello"

PRIMO GIORNO AL CAGLIARI. "Me lo ricordo bene quel giorno. Intanto mi ricordo la nevicata tremenda che colpì Pisa quel giorno, feci scalo a Roma, e poi a Cagliari dove mi prese il team manager. Il primo giocatore che salutai quel giorno fu Diego Lopez. Quando sono atterrato a Cagliari non avrei mai pensato di fermarmi qua, nè avrei mai pensato a tutto quello che avrei fatto dopo. Il posto meraviglioso e la gente anche. Amore a prima vista. Sono stati anni straordinari"

BRESCIA. "Contro il Brescia, non mi aspetto niente per il Cagliari, penso alla mia squadra e a questa domenica"

NOMI INTERESSANTI AL GENOA. "Piu di uno ce n'è bravo, e c'è tanta soddisfazione. Questa è una gratificazione del proprio lavoro. La strada comunque è quella giusta"

LEGAMI COL CAGLIARI. "Tanti ragazzi del Cagliari mi hanno scritto quando me ne sono andato, avevamo un bel legame e un bel rapporto. Io sono stato orgoglioso di loro e lo continuo ad essere"

LUVUMBO. "Lui era tornato da Como, lo avevano mandato in primavera, e da lì abbiamo iniziato un percorso. Quello che più mi interessava era vederlo felice. Ho instaurato un rapporto straordinario, ci capivamo con uno sguardo. Queste sono quelle cose che mi rimarranno"

TALENTO. "Lo riconosci dal primo momento, quando quel ragazzo riesce a fare una cosa che gli altri non riescono. E lo riporti a fargliela fare"

KOURFALIDIS. "Quando era con me, era molto facile. E' un ragazzo con una mentalità straordinaria, e uno spirito di sacrificio unico. Per me era sempre un titolare, un punto di riferimento per tutti gli altri ragazzi"

MENTALITA'. "Sempre più difficile avere la giusta mentalità: è metà dell'opera avere un certo tipo di mentalità e di atteggiamento. Un po' meno qualità oggi, noi giocavamo per strada, oggi mancano queste cose qua. Ma oggi riescono a superare quei limiti"

UN FIGLIO CALCIATORE. "Io faccio il tifo per lui, mi ci rivedo? E' destro lui, non siamo simili, fa un ruolo diverso. Lo vedo felice e questo è importante. Non mi permetto però di dare consigli a mio figlio, lui è più bravo di me"

TERZINO COMPLETO. "E' così difficile trovarne uno oggi? Io sono stato fortunato, non lo so se è così difficile"

TORNERAI A CAGLIARI CON UN CAMBIO DI SOCIETA'. "Io amo Cagliari e i loro tifosi, ma le persone devono capire una cosa: mi è passato un grattacielo addosso. Quello che ho passato io nella retrocessione del Cagliari calcio nessuno lo può capire, e questa cosa che ho provato non la auguro a nessuno nella vita"