Enrico Varriale: "Col Cagliari vedremo un Napoli quasi totalmente ridisegnato da Conte, che farà ricorso a un ampio turnover. Mi aspetto che giochino Lucca e, soprattutto, il promettente centrocampista Vergara. I rossoblù non mi sembrano in crisi"
Il noto giornalista Enrico Varriale, interpellato da Tuttocagliari.net, fornisce la sua personale chiave di lettura sulla sfida di Coppa Italia che mercoledì, allo stadio “Maradona”, vedrà il Napoli di Antonio Conte contrapposto al Cagliari di Fabio Pisacane. Una partita che “spezza” una settimana molto importante per entrambe le squadre, attese subito dopo in campionato da impegni estremamente probanti contro Juventus e Roma.
Enrico, che Napoli è lecito aspettarsi mercoledì al “Maradona”? Quanto tengono Conte e la piazza partenopea a proseguire il cammino in Coppa Italia?
“Io credo che Antonio Conte farà ampio ricorso al turnover. Ma non perché il Napoli non tenga a passare il turno di Coppa Italia: il fatto è che coi tanti infortuni occorsi in stagione ai calciatori azzurri, peraltro non sempre adeguatamente sottolineati dagli addetti ai lavori - penso a Lukaku, a De Bruyne, ad Anguissa e a elementi come Lobotka che sono stati a lungo ai box - la coperta è corta. Mi aspetto di vedere in campo giocatori che ultimamente sono stati utilizzati col contagocce, come ad esempio Lucca. E penso che potrebbe giocare dal primo minuto Vergara, un giovane centrocampista di cui Conte parla in termini entusiastici. Per quel che riguarda il reparto arretrato, probabilmente almeno due titolari del tridente difensivo osserveranno un turno di riposo. A centrocampo per forza di cose, stanti i ranghi ridotti, qualche pezzo da novanta dovrà essere schierato.
Insomma, la squadra verrà sostanzialmente rivoluzionata. E sono convinto che anche gli stessi tifosi capiranno la necessità di far tirare il fiato a molti calciatori che fino a questo momento hanno spinto la carretta.”
La compagine sarda sembra rappresentare un’insidia meno significativa rispetto alla sfida dello scorso agosto al “Maradona”. I rossoblù non vincono una partita da settembre e continuano a non convincere soprattutto sul piano della costruzione del gioco: non a caso sono tra le squadre che tirano meno in porta in serie A. Che impressione le ha fatto questo Cagliari negli ultimi due mesi di campionato?
“Io ho visto la partita contro la Juve, e devo dire che i rossoblù non mi sono affatto sembrati una squadra in crisi. Nel primo tempo Palestra e compagni hanno messo in grande difficoltà i bianconeri, portandosi meritatamente in vantaggio. Se non si fossero distratti subito dopo il gol di Esposito, incassando il pareggio immediato di Yildiz, il match avrebbe potuto prendere un’altra piega.
Ricordo bene poi la solida prestazione dei sardi al ‘Maradona’, quando furono beffati da Anguissa proprio a fil di sirena. Insomma, a mio parere Pisacane sta svolgendo un buon lavoro. Il problema principale degli isolani è dalla cintola in su: ci sono alcuni elementi che in fase offensiva non stanno rendendo come sarebbe stato lecito aspettarsi da loro. Penso a Gaetano, che raramente incide ma che, d’altro canto, sta anche giocando poco. Vedremo se proprio mercoledì, a casa sua, saprà ritrovare un po’ di smalto.
In definitiva, comunque, il campionato del Cagliari è in linea con la sua tabella di marcia. Ecco, forse manca qualche punto in classifica. Ma d’altronde da gennaio in poi le partite e i punti cominceranno a pesare sempre di più: vale per tutte le squadre che si giocano la permanenza in serie A. E a quel punto verrà fuori il reale valore dell’undici di Pisacane.”