ESCLUSIVA TC – L’ex ds De Nicola: “Bonato scelta giusta. Un allenatore è bravo quando ha una dirigenza che lo supporta. Cagliari? Le qualità ci sono, è un problema di tranquillità e mentalità”

ESCLUSIVA TC – L’ex ds De Nicola: “Bonato scelta giusta. Un allenatore è bravo quando ha una dirigenza che lo supporta. Cagliari? Le qualità ci sono, è un problema di tranquillità e mentalità”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alessio Lamanna
martedì 22 novembre 2022, 13:30Primo piano
di Roberta Lai

A quasi un mese dall’addio di Stefano Capozucca ai colori rossoblù, il Cagliari, dopo settimane di indiscrezioni, nomi e ipotesi, ha scelto Nereo Bonato come nuovo uomo mercato e direttore sportivo. Il parere sull’attuale situazione societaria e sul momento vissuto dalla compagine di Liverani di Camillo De Nicola, ex ds rossoblù, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net.

Il Cagliari, ieri, ha ufficializzato l’arrivo del nuovo direttore sportivo Nereo Bonato. Potrebbe essere l’uomo giusto per raggiungere l’obiettivo dell’immediata risalita?

“È una scelta giusta. A Sassuolo ha fatto bene e spero possa fare altrettanto anche a Cagliari. A me piange il cuore vedere il Cagliari che non sia competitivo per la lotta per la serie A, credo che questa piazza debba avere la possibilità di lottare per i vertici”.

Due retrocessioni in otto anni.

“Anche con Cellino ci sono state delle retrocessioni ma poi, però, si ritornava subito in serie A. Non ho mai avuto modo di contattare, di scambiare delle parole con Giulini. Due retrocessioni in otto anni possono starci ma quanto ci vuole per ritornare su? Il Cagliari non dovrebbe mai retrocedere. È stato un onore, per me, aver ricoperto il ruolo di direttore sportivo del Cagliari anche se in una parentesi breve e non fortunata per scelte non personali”.

Come mai questo rendimento discontinuo nonostante la grande qualità in tutti i reparti?

“Sta facendo fatica perché probabilmente, come dico sempre, gli allenatori hanno sempre bisogno di un appoggio tecnico della società. È strano che Stefano Capozucca, vista la sua esperienza, non sia riuscito a dare questa impronta da dirigente. Tutto, però, dipende dal vertice: se questo non funziona chi paga è sempre la parte tecnica dell’allenatore e dei ragazzi che vanno guidati e gestiti dalla società. Io dico sempre che nelle percentuali di un successo il 50% è della società, il 30 dipende dalla qualità dell’allenatore e il 20% te lo deve dare i ragazzi”.

In tanti parlano di un Cagliari poco convinto e non ancora calato nella mentalità della Serie B. Cosa ne pensa?

“Quando il giocatore va in campo ha bisogno di tranquillità, di stabilità che la società deve dare. Bisognerebbe essere all’interno dell’azienda per capire quali sono le reali problematiche che hanno questi ragazzi. Non credo che siano solo di qualità tecnica ma anche strutturali e di mentalità”.

Quali accorgimenti farebbe per portare la squadra in serie A?

“Farei presto a dirle Ronaldo (ride, ndr). Bisognerebbe essere all’interno del gruppo per capire quali sono le problematiche che lo affliggono. Io mi auguro che il nuovo direttore sportivo abbia individuato quali sono le difficoltà. Nei suoi panni mi sarei preoccupato di ascoltare le problematiche riportate dall’allenatore e dai singoli. Non dimentichiamoci che questo è un gioco di gruppo, in cui nessuno, neanche chi sta in tribuna, deve essere trascurato”.

Cosa pensa di Liverani e del fatto che dopo tredici giornate il Cagliari non abbia ancora un undici titolare fisso?

“Ritengo che Liverani sia un allenatore capace, l’ha dimostrato negli anni. Un tecnico è bravo quando ha la dirigenza che lo coadiuva, che lo aiuta nella gestione della squadra, cosa mai semplice. È fondamentale avere una società e una dirigenza che ti protegga”.

Si ringrazia Camillo De Nicola per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.