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QUI PONTE DI LEGNO - PISACANE in conferenza: "80% della rosa è fatta, se arriverà qualcuno sarà per migliorare quanto già di buono c'è"

QUI PONTE DI LEGNO - PISACANE in conferenza: "80% della rosa è fatta, se arriverà qualcuno sarà per migliorare quanto già di buono c'è"
Ieri alle 20:00Primo piano
di Vittorio Arba

A margine dell'amichevole vinta per 3-1 contro l’Ospitaletto, Fabio Pisacane ha parlato in conferenza stampa a fine gara. Le parole del tecnico del Cagliari, sintetizzate da TuttoCagliari.net: 

"Mi aspettavo che la squadra mettesse in pratica ciò che abbiamo preparato in questi primi giorni, e devo dire che le risposte ricevute sono andate oltre le aspettative. Le richieste che facciamo non si assimilano in cinque giorni, ma sono contento: ho già visto qualcosa di interessante dal punto di vista caratteriale. La squadra, anche sotto il diluvio, ha cercato di non sentire la pioggia e di andare forte, dimostrando un atteggiamento che mi rispecchia. Ho visto ragazzi giovani con l’approccio giusto, come Vinciguerra, che sembrava quasi arrabbiato dalla voglia di dimostrare, tanto che è stato ripreso dall’arbitro. Ma è lo spirito che voglio vedere. Anche Wieteska, in ogni duello, ci ha messo cattiveria, così come Veroli e Zappa, che oggi non hanno fatto mancare il loro contributo.

Nel primo tempo abbiamo preferito avere una struttura a rombo, con un trequartista che si inseriva tra le linee, e mi ha colpito Piccoli per la voglia di fare da raccordo. Questo certifica che la squadra vuole fare un certo tipo di gioco. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa, anche per gestire le energie: sono sei giorni che spingiamo forte ed era impensabile mantenere certi ritmi per tutti i 90 minuti. È vero, abbiamo concluso meno di quanto ci aspettassimo, ma è stata una gestione consapevole della partita. Vinciguerra e altri esterni partendo più larghi potevano creare maggiore pericolosità, ma sono scelte che rientrano nel percorso di crescita.

Non ho fatto richieste particolari sul mercato, mi fido del direttore: sa benissimo cosa può servire e tutto dipenderà anche dalle uscite. Io mi concentro su ciò che ho, perché la squadra è già costruita per l’80%. Se ci sarà bisogno di puntellare, lo faremo con intelligenza. Quando sono arrivato ho condiviso una visione con la società, ma il tempo era poco e il processo accelerato. Adesso lavoro con ciò che ho e cerco di ottenere il massimo.

Sul piano tattico, è vero che oggi si è visto qualcosa del 4-3-3 o di un 4-3-2-1, ma non è un dogma. I moduli sono superati: oggi nel secondo tempo abbiamo costruito a quattro perché volevamo attirare la pressione e smarcare Marin dietro le linee. Felici si abbassava per formare un quadrato con Cavuoti, Rog e Marin: non era un sistema fisso, ma una soluzione per superare le prime linee avversarie. Volevamo ampiezza e aggressività, adattandoci alla partita, non imponendo uno schema rigido.

Se mi avete visto grintoso nel chiamare il pressing è perché pretendo un’anima non solo in fase di possesso, ma anche in quella di non possesso. Non possiamo permetterci di essere passivi senza palla. Con un vertice basso e uscite ben strutturate possiamo avere vantaggi, ma serve una mentalità chiara: vogliamo andare forte in avanti, e se difendiamo in parità numerica, è fondamentale leggere bene le situazioni e non farci trovare impreparati.

Per quanto riguarda l’organico, se servirà un altro difensore di piede destro lo valuterà il direttore. Abbiamo Mina, Wieteska, e anche Zappa può fare il braccetto, come ha già fatto con buoni risultati. Tutto dipenderà da eventuali movimenti in uscita: ci faremo trovare pronti, ma sono valutazioni che spettano al direttore".