UN MIRTO CON... Vittorio Pusceddu

UN MIRTO CON... Vittorio PuscedduTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 16 giugno 2021, 00:00Un mirto con...
di Luca Cavallero

"Il "mio" Barella è impressionante. Non ho mai dubitato un secondo, fin dall'inizio, delle sue qualità. Consiglio? E' arrivato ad un momento tale della sua carriera da poter decidere consapevolmente che cosa sia meglio per il suo futuro".

Le parole, permeate d'orgoglio, di Vittorio Pusceddu, autentica icona rossoblù prima da calciatore (1984-1985 e, nuovamente, 1992-1996), poi da allenatore (da vice nel 2003-2004 e da tecnico della formazione Primavera dal 2012 al 2015).

Archiviata la salvezza della stagione appena conclusasi, da quali nuovi presupposti deve cominciare l'annata che verrà per il Cagliari?

"Innanzitutto vorrei fare una premessa".

Quale?

"Con Capozzucca mi sento tranquillissimo. Questa stagione sono stati commessi molti errori, è vero. Quello che bisognerà fare è, in primis, fare tesoro degli sbagli commessi e non ripeterli più. Dopodichè ci saranno da fare delle modifiche, ma Capozucca saprà costruire una squadra all'altezza".

Per il momento paiono, tuttavia, più i giocatori in uscita rispetto a quelli in entrata?

"Il calciomercato italiano è molto strano".

Che cosa intendi?

"Analizziamo la stagione del Sassuolo e della Roma. La Roma ha fatto un mercato super, eppure si è giocata fino all'ultimo la Conference League con il Sassuolo, che non aveva speso nemmeno la metà di quello che aveva speso, invece, la Roma!".

Qual è il prospetto che ti affascina di più?

"Un ritorno".

Ossia?

"Io proverei a riprendere Luca Pellegrini. E' un ottimo giocatore: al Cagliari ha fatto benissimo. E' reduce da una stagione difficile e proverei a prenderlo, magari con un accordo particolare con la Juve. Poi sono molto incuriosito da Deiola, già facente parte della rosa del Cagliari: per me può anche giocare centrale difensivo".

Con la Juve proveresti anche a trattare al ribasso per Rugani?

"Assolutamente sì. Per me bisognerebbe riprenderlo, perchè - quando è arrivato, a gennaio - ha dato alla squadra un equilibrio non indifferente".

In attacco invece?

"Rientra Pavoletti e questa è già una buonissima notizia. Joao Pedro rimane e ti aggiunge molta qualità. Poi c'è Simeone...".

Cosa faresti con lui?

"Dipende dalla sua volontà. Io un'altra chance gliela darei: ha anche avuto problemi fisici questa stagione e quelli finiscono poi per condizionarti tutta l'annata".

Davanti c'è in rosa anche Cerri...

"Per me ha bisogno di andare a giocare, ha bisogno di minutaggio. Stiamo parlando di un giocatore molto giovane, che in passato a Perugia ha fatto bene, ma che ha assolutamente bisogno di giocare. Lo darei in prestito".

E con chi lo sostituiresti?

"Al Cagliari serve uno che entri e che faccia gol. Un prospetto "alla Caicedo", tanto per capirci".

Fossi in Cragno rimarresti o ti accaseresti altrove?

"Se lo cerca una big ci sta che possa valutare di andare altrove. Però attenzione".

A cosa?

"A chi lo sta cercando. Se lo cerca una squadra che gli permette di fare la Champions ci può stare. Se deve andare in un'altra squadra a lottare per la salvezza direi che non è il caso":

Capitolo Barella: che effetto ti ha fatto vederlo così straripante in Turchia-Italia e, puù in generale, nel lasso di tutta questa stagione?

"Sono molto orgoglioso per lui, già da giovanissimo aveva grandi doti. All'Inter, da interno di centrocampo, ha dato il meglio di sè. E' poi un giocatore che ha anche il tiro da fuori facile. Valuti lui che cosa è meglio per il suo futuro: ha una maturità tale da comprendere qual è la strada a lui più congeniale".

Si ringrazia Vittorio Pusceddu per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.