Le ragnatele dell’Uomo Cragno

Le ragnatele dell’Uomo CragnoTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 21 settembre 2017, 10:20Il punto
di Serafino Ghisu

Il 21 settembre 2014, esattamente tre anni fa, Alessio Cragno fece il suo esordio in Serie A. Un debutto traumatico per il portiere ventenne (all'Olimpico contro la Roma), che dopo appena tredici minuti raccolse già due palloni dalla propria rete. A fine stagione Cragno timbrò 16 volte il cartellino delle presenze - tra campionato e coppa - e subì 30 gol. Praticamente due ogni partita.

Ma al Cagliari questo non importava: la Società continuò a puntare su “L’Uomo Cragno”, così veniva soprannominato già dai tempi di Brescia. E in Serie B, chiuso da Storari, venne ceduto in prestito da gennaio a giugno al Lanciano per accumulare esperienza. Le tante parate con la maglia rossonera non bastarono però ad evitare la retrocessione in Serie C. La stagione successiva Cragno passò in prestito annuale al Benevento. E fu anche grazie ai suoi tanti interventi che i sanniti riuscirono a centrare la storica promozione in Serie A. Da giovane promessa a miglior portiere del campionato di Serie B 2016-2017: un riconoscimento importante per l’estremo difensore, classe ’94, premiato a Rimini nella decima edizione del “Gran Galà Top 11” dai 22 allenatori del campionato cadetto.

Non bisogna farsi ingannare dai 184 cm di altezza: Cragno è un portiere reattivo, esplosivo e con grande personalità. Ama uscire in presa alta e negli ultimi tempi si è rivelato un ottimo para-rigori. Provvidenziali le sue parate in Coppa Italia contro il Palermo, ma anche nell’ultima partita contro il Sassuolo. Il rigore neutralizzato a Matri è un capolavoro. Rimane fermo fino all’ultimo, prima di tuffarsi. E un attimo prima di lanciarsi alla sua sinistra, intuisce l’obiettivo di Matri, resta immobile e gli nega il gol con la punta del piede destro. Una bolgia la Sardegna Arena, tra applausi al suo portiere e fischi al centravanti neroverde. Sul secondo rigore dell’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano può fare poco: pallone calciato bene alla destra dell’estremo difensore, che decide di rimanere al centro della porta. Nel finale si supera: Ragusa elude la marcatura di Pisacane e Ceppitelli e arriva a tu per tu con l’Uomo Cragno, che non si lascia intimorire, lancia una ragnatela e fa sua la sfera.

Il portiere di Fiesole si è rivelato uno dei migliori calciatori del Cagliari in quest’inizio di  campionato. I suoi interventi, spesso decisivi, hanno concesso un’iniezione di sicurezza alla retroguardia. Straordinarie le sue parate contro la Spal sul calcio di punizione dell’ex numero 22 rossoblù prima, ma soprattutto sul tiro dai venticinque metri di Viviani poi. Il ragazzo ha talento, è innegabile. E' fondamentale dargli fiducia. Un plauso va all'allenatore dei portieri, David Dei, che ha saputo costruire, con grande tenacia, un gruppo compatto e motivato. Cragno, infatti, con Rafael e Crosta compone un reparto, quello dei portieri, invidiabile per molte squadre della massima serie. Intanto l’Uomo Cragno ricarica le sue ragnatele, pronte ad essere lanciate già dalla partita di domenica contro il Chievo.