Muntari: "L'arbitro avrebbe dovuto interrompere la gara", replica Filucchi: "Non abbiamo percepito cori"

Muntari: "L'arbitro avrebbe dovuto interrompere la gara", replica Filucchi: "Non abbiamo percepito cori"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 30 aprile 2017, 17:30Primo piano
di Serafino Ghisu

Nei minuti finali di Cagliari-Pescara, Sulley Muntari, centrocampista biancoazzurro, si è lamentato con il signor Minelli perché, a suo dire, qualche tifoso rossoblù gli avrebbe indirizzato degli insulti a sfondo razzista. Il ghanese, furioso con il direttore di gara, ha deciso di abbandonare volontariamente il manto erboso del Sant’Elia prima della fine della partita.

Seguiranno aggiornamenti.

Ore 17:35 - Le parole di Zdenek Zeman, tecnico del Pescara, in sala stampa al termine della partita: "Il giocatore ha sentito insulti razzisti nei suoi confronti ed ha segnalato la questione all'arbitro. Dispiace, parliamo tanto, poi succedono queste cose".

Ore 19:00 - Sulley Muntari, ai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua: "Ho sentito i cori razzisti contro di me da parte della curva del Cagliari. In un primo momento mi sono limitato a rimproverarli ironicamente ed ho ripreso tranquillamente a giocare. Mi sono adirato perché è stato l'arbitro a raggiungermi e a dirmi che non avrei dovuto parlare con il pubblico. Io gli ho risposto che lui è il direttore di gara ed è lui che dovrebbe avere la situazione sotto controllo. Aveva il potere di interrompere la gara, ma non lo ha fatto e questo mi ha fatto adirare ancora di più”.

Ore 20:00 - Stefano Filucchi, vicepresidente del Cagliari, ha ammesso, ai microfoni de "La Nuova Sardegna", di non aver ascoltato alcun coro razzista nei confronti del giocatore del Pescara: "Cori non ne abbiamo percepiti, non abbiamo saputo nulla nè dall'arbitro nè dall'addizionale: riteniamo che la tifoseria cagliaritana non sia razzista. Non ci è stato notificato nulla. Penso che tutto sia legato a un alterco con la curva seguito poi dal confronto del giocatore con l'arbitro".