DAZN, le novità per la nuova stagione: ecco Giusy Meloni e Regina Baresi. Protesta dei giornalisti in esubero

Dazn, la piattaforma di streaming, ha presentato i suoi nuovi palinsesti per la stagione della Serie A 2024/2025 allo stadio San Siro. Questa nuova fase, che durerà fino al 2029, vedrà l'introduzione di nuovi volti e format, investimenti in tecnologia, ma anche un ridimensionamento nell'area editoriale con la partenza di alcuni giornalisti.
Diletta Leotta condurrà uno show di oltre 120 minuti prima e dopo i big match, solitamente programmati il sabato, dai principali stadi italiani. I telecronisti di punta e i bordocampisti interverranno in video insieme ad ex calciatori per commentare le partite. Il programma di punta della domenica sera sarà affidato a Giorgia Rossi, che analizzerà a fondo gli episodi più importanti della giornata.
La piattaforma punta sempre di più sul coinvolgimento dei tifosi con strumenti come la chat Fan Zone e prevede l'introduzione di nuove tecnologie come body cam, telecamere arbitrali e realtà aumentata. Nuovi membri si uniranno alla squadra, tra cui Giusy Meloni e l'ex calciatrice Regina Baresi. Manuela Nicolosi, pioniera delle donne arbitro, si unirà a Luca Marelli per le analisi arbitrali.
Per quanto riguarda i nuovi contenuti, debutterà sulla app il canale radio-tv della Serie A. Inoltre, grazie alla partnership con Eurosport, saranno disponibili anche altri sport come ciclismo, tennis, sport invernali, volley, basket e football americano.
A livello di abbonamenti, la novità è il pacchetto "Goal Pass", che offre calcio internazionale (inclusa la Liga) e tre partite per ogni giornata della Serie A. I prezzi partono da 10,75 euro al mese per il piano annuale (con pagamento anticipato di 129 euro all'anno).
Tuttavia, il sindacato dei giornalisti interni, la Federazione nazionale della stampa e l'associazione lombarda giornalisti hanno protestato contro i tagli nell'area editoriale, chiedendosi come sia possibile migliorare gli standard dell'offerta rinunciando alla metà dei giornalisti dipendenti. Gli esuberi sono 14 su 32.