Forcolin: "Oggi la Juventus perderebbe anche con l’Ilvamaddalena"

Forcolin: "Oggi la Juventus perderebbe anche con l’Ilvamaddalena"
Oggi alle 00:00Altre notizie
di Vittorio Arba

Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, il giornalista Paolo Forcolin ha commentato l'esonero di Igor Tudor da parte della Juventus. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: 

"Forse la Juventus sta vacillando non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche da altri punti di vista. È difficile, oggi, mantenere il passo della Juventus che è stata per quasi tutta la storia del calcio italiano. La Juventus di una volta non è più quella di adesso, perché prima c’erano dirigenti — parlo dai massimi livelli, dal presidente in giù — che erano tifosi della squadra. Oggi invece abbiamo un Elkann che, sì, è il nipote dell’Avvocato, ma della Juve non gli interessa assolutamente nulla. Ricordo personalmente, ai tempi di Villar Perosa, le partitelle in famiglia con i due nipoti dell’Avvocato: Lapo, felice di indossare la maglia bianconera, e John Elkann che invece la metteva sopra camicia e cravatta, risultando quasi ridicolo. Può sembrare un episodio banale, ma da lì si capisce che la dirigenza attuale — da Elkann a Ferrero, fino a Comolli — è la principale colpevole di questa situazione. Mandare via un allenatore dopo l’altro, come facevano un tempo le squadrette, non è mai stato nello stile Juve. Una volta il dogma era quello di tenere il tecnico fino al termine della stagione. Poi è cambiato tutto, perché non c’è più nessuno che tenga le redini della società con fermezza e autorità. A me sembra una grossa sciocchezza cambiare tutto adesso, e vi spiego perché: tra pochi giorni c’è la partita con l’Udinese e poi quella con la Cremonese. Per carità, la Juve può anche perdere contro una squadra di Eccellenza sarda, tipo l’Ilvamaddalena, ma Tudor non è il colpevole principale di questa situazione. Con un po’ di fortuna, che è mancata finora, la Juve potrebbe benissimo vincere le prossime due partite, recuperare qualche infortunato e ritrovare un minimo di equilibrio. Tudor ha certamente delle colpe, anche gravi, perché non ha dato uno schema preciso alla squadra. Una volta si diceva che servono un portiere, uno stopper e un centravanti: oggi questa spina dorsale non esiste. Ogni partita cambia formazione, i giocatori non sanno cosa fare e Chiesa, il principale talento, viene impiegato nel modo sbagliato. Ci sono tre o quattro giocatori validi che dovrebbero formare il nucleo della squadra e non dovrebbero mai uscire, ma Tudor ha il vizio di cambiare continuamente. A questo si aggiunge una campagna acquisti senza senso, sia a livello economico che di scelte tecniche. Quando prendi Openda, David, Joao Mario, Kelly e tieni ancora Kostic dopo la stagione scorsa, significa che la Juve non ha grandi prospettive. Se dovessi scegliere il dopo Tudor, non prenderei un ‘vecchio mestierante’ come Mancini o Spalletti. Mi butterei su Palladino: è un ex juventino, ha fatto esperienza, ha carattere e voglia di arrivare. La Juve, tanti anni fa, scelse un vice del Milan che non aveva mai allenato: si chiamava Giovanni Trapattoni. Fu una visione, e i risultati si sono visti. Palladino meriterebbe la stessa occasione".