1990, una giovane banda di Ranieri stende i campioni d'Italia al San Paolo

Settembre 1990, il Cagliari appena promosso in Serie A ha bagnato con il sangue il suo esordio in Serie A, perdendo 0-3 con l'Inter del Trap e la tripletta di Jurgen Klinsmann. La settimana successiva si vola a Napoli per affrontare i campioni d'Italia, per l'occasione privi di Maradona a causa di problemi alla schiena. Sulla carta non dovrebbe esserci partita, ma il buon Claudio prepara bene la gara, ed incarta il più blasonato avversario che non riesce a sfondare il muro eretto dai rossoblù. Il nervosismo inizia a regnare in casa partenopea: è il 28', infatti, quando il brasiliano Alemao stende Cornacchia e si prende un sacrosanto cartellino rosso. Qualche minuto più tardi il Cagliari passa: fuga sulla destra dello stesso Cornacchia, cross al centro, velo di Fonseca ed il giovane Rocco batte Galli.

Il Napoli non ci sta e sferra il forcing che trova concretezza nel calcio di rigore realizzato da Careca al 45'. Nel secondo tempo Ranieri sorprende tutti: fa uscire Herrera, schierato per l'occasione in difesa, e fa entrare Paolino, un attaccante. La mossa porta i suoi frutti perchè al 68' Francescoli decide di bersi tutta la difesa avversaria, serve Fonseca che in  caduta libera il sinistro. La palla, leggermente deviata da Corradini, assume una traiettoria strana e finisce sotto l'incrocio. Nonostante gli attacchi veementi dei padroni di casa i rossoblù festeggiano una grande vittoria.