Cagliari formato salvezza: 22 punti su 33 contro le rivali dirette

Quando la posta in palio si alza e la pressione si fa sentire, il Cagliari risponde presente. Lo dicono i numeri, lo conferma il campo: nel mini-campionato contro le dirette concorrenti per non retrocedere, i rossoblù si sono trasformati, mostrando carattere, compattezza e cinismo. Un rendimento che alimenta le speranze salvezza e racconta di una squadra capace di esaltarsi nei momenti più delicati.
Sette vittorie su undici
Contro Parma, Lecce, Verona, Monza, Empoli e Venezia, il Cagliari ha disputato 11 partite, portando a casa 7 vittorie, un pareggio e soltanto 3 sconfitte. Un bottino da squadra di vertice, che ha fruttato 22 punti su 33 disponibili: il 67% dei punti totali raccolti in stagione.
Le doppiette di vittorie contro Parma, Verona e Monza, il successo interno contro il Lecce e il pareggio strappato a Empoli pesano come macigni nella corsa salvezza. Le uniche battute d’arresto sono arrivate in trasferta contro Lecce e Venezia, e in casa contro l’Empoli.
Più gol e difesa più attenta
La metamorfosi è evidente anche nei numeri. Contro le dirette rivali, il Cagliari ha una media di 1,8 gol segnati a partita, quasi il doppio rispetto al dato stagionale generale (1 a partita). Una produzione offensiva che racconta di un atteggiamento più coraggioso e di una maggiore efficacia sotto porta.
Ma non è solo l’attacco a brillare: anche la difesa ha alzato il livello. I rossoblù hanno subito 1,1 gol a partita in questi scontri, migliorando sensibilmente rispetto all’1,5 di media stagionale. E dei sei clean sheet complessivi, tre sono arrivati proprio contro le dirette concorrenti. Segno che, quando serve, la squadra sa stringere i denti e chiudere la saracinesca.
Cartellini in aumento, ma nessun rigore subito
C’è anche un dato curioso: contro le avversarie dirette, il Cagliari ha visto aumentare la media dei cartellini gialli a 1,9 a partita (contro l’1,6 stagionale). Una statistica che può essere letta in due modi: da un lato un’aggressività maggiore, dall’altro la consapevolezza che ogni pallone può valere una stagione. Ma la vera sorpresa è un’altra: zero rigori subiti in questi 11 scontri, a fronte dei 10 rigori concessi nel resto del campionato. Un dato che racconta di una fase difensiva più pulita, ordinata e concentrata, soprattutto nei momenti di pressione.