Cagliari, il tuo destino ora è nelle mani della Salernitana

Cagliari, il tuo destino ora è nelle mani della SalernitanaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 16 maggio 2022, 15:15Approfondimenti
di Paola Pascalis

A 90' dal termine del campionato, le speranze di permanenza in Serie A sono ridotte al lumicino per il Cagliari, il cui destino non dipende più dalle proprie mani, o meglio, non solo. Fermo restando che la squadra capitanata da Joao Pedro ha un solo risultato a disposizione con il Venezia, ossia la vittoria, le residue possibilità di salvezza sono in larga parte legate al risultato della Salernitana che all'Arechi sfiderà un Udinese senza più obiettivi.

Il Cagliari contro l'Inter ha rimediato l'ennesima sconfitta della stagione: sono addirittura 20 i ko in 37 giornate di campionato per i rossoblù, con una media punti di 0,78 a partita. Nemmeno un punto a partita, in una delle stagioni con la quota salvezza più bassa di sempre: la Sampdoria, infatti, salva grazie al risultato del Cagliari ancora prima di scendere in campo quest'oggi, ha appena 33 punti. Ecco perché retrocedere avrebbe ancora di più il sapore di una beffa.

Un filo sottilissimo quello che lega ancora la squadra di Agostini alla massima serie: un gruppo che si è di fatto suicidato sportivamente parlando, a cui sembrano mancare anima e cuore. Se, infatti, è vero che davanti ai microfoni, prima di tutte le gare definite "della vita", dirigenti, allenatori e calciatori promettevano di conquistare i 3 punti, il campo non ha mai rispecchiato questa determinazione da parte della squadra. Il Cagliari è parso squadra solo nell'exploit avuto a cavallo tra gennaio e febbraio, per poi perdersi nuovamente nella confusione tattica e mentale più totale, da La Spezia a Genova, passando per Udine. Lo stesso atteggiamento visto a Marassi contro il Genoa e le parole di Mazzarri nel post partita che sosteneva di non aspettarsi di subire gol negli ultimi minuti, la dicono lunga su quanta poco lucidi si sia stati nel gestire le situazioni, giocando troppe gare come se non si avesse più nulla da chiedere al campionato.

Restano ancora 90 minuti prima di conoscere il destino del Cagliari, che a prescindere dal verdetto finale, dovrà pensare a una rifondazione quasi totale, ma soprattutto, dovrà trarre insegnamento dagli errori commessi negli ultimi anni: errori di programmazione e di gestione della rosa che non possono essere imputati alla squadra, né agli allenatori, comunque non esenti da colpe. Al presidente Giulini e a tutta la dirigenza spetterà fare un lavoro di autocritica, come mai fatto in precedenza, affinché certi errori non continuino a essere ripetersi.