Cagliari, quanto ti è mancata la grinta di Nainggolan!

"Io a Cagliari ci tornerei a piedi! Ora vedo il Cagliari retrocesso: tornerei per riportarlo in Serie A, ma lo vedrei come una mancanza di rispetto verso me stesso". Parola di Radja Nainggolan che ieri ha parlato ai microfoni di Radiolina. Per lui 5 stagioni e mezzo e 180 presenze con la maglia del Cagliari e un legame indissolubile con i colori rossoblù. Un'avventura che si è interrotta inaspettatamente neanche 12 mesi fa, come un fulmine a ciel sereno. I tifosi, infatti, non avrebbero mai pensato di vedere Il Ninja di nuovo lontano dalla Sardegna: le trattative con la società sembravano sempre sul punto di decollare e suggellare con una firma quel matrimonio che doveva durare per sempre. La fumata bianca purtroppo però non è mai arrivata e la notizia che Nainggolan avrebbe fatto ritorno nella sua Anversa ha lasciato nel tempo uno strascico di polemiche mai sopite.

Un addio che  sarebbe imputabile unicamente in capo alla società, come ribadito più volte in passato dallo stesso calciatore che anche ieri ha espresso il desiderio di chiudere la sua carriera al Cagliari. Le responsabilità del mancato accordo di quella trattativa, secondo ciò che le parole di Nainggolan hanno più volte lasciato intendere, sarebbero unicamente di Tommaso Giulini, terzo incomodo nell'amore tra Cagliari e il centrocampista.

L'assenza di una pedina importante quale è sempre stato il calciatore belga indonesiano si è fatta sentire nel centrocampo rossoblù e nello spogliatoio. Un errore che, col senno di poi, potrebbe essere stato fatale per il Cagliari, quello di non riconfermare Nainggolan: in una squadra priva di furore agonistico e spesso in balia di sé stessa, la grinta e l'attaccamento alla causa da parte del Ninja sarebbero valsi sicuramente più di qualunque cifra richiesta.