Con Agostini sarà variazione tattica?

Un cambio di allenatore comporta sempre, o quasi, qualche stravolgimento anche sotto l'aspetto tattico. Sarà improbabile che Alessandro Agostini vada a modificare l'assetto di una squadra che, da oltre un anno e mezzo, gioca con la difesa a tre. Ma l'importanza di queste tre gare potrebbero suggerire al tecnico toscano (che con la formazione primavera ha alternato con ottimi risultati il 4-2-3-1 ed il 4-3-3) di "rivolgersi" ad una più compatta difesa a quattro. Analizziamo in breve le eventuali soluzioni a disposizione:

4-2-3-1, LA DIFESA: Goldaniga e Lovato ricoprirebbero il ruolo di difensori centrali, Bellanova e Carboni gli esterni. L'utilizzo del sardo in luogo di Dalbert conferirebbe una maggiore stabilità, senza tuttavia trascurare la fase di propulsione. Attenzione in quella stessa casella anche a Obert, molto stimato dallo stesso Agostini.

IL CENTROCAMPO A DUE: le soluzioni possono essere varie, con Grassi unico punto fermo. Deiola, Baselli e Rog gli altri tasselli.

EQUILIBRIO, TECNICA E POLMONI: tre elementi che dovranno supportare la punta, ma anche fare da collante con l azona nevralgica in fase di non possesso. Anche in questo caso le soluzioni non mancano: Pereiro-Marin-Nandez garantirebbero un mix di tecnica e corsa, con il Tonga che potrebbe essere finalmente schierato sulla destra, ruolo che da sempre ha prediletto. Joao Pedro sarebbe il terminale offensivo, ma potrebbe anche far parte del trio succitato in luogo dello stesso Pereiro. Da non sottovalutare anche Bellanova che, sempre schierato sulla destra, potrebbe rivelarsi una carta importante, con minori compiti difensivi. 

TERMINALE OFFENSIVO: qui si chiude il cerchio. Joao Pedro sarebbe l'ovvia primissima scelta, con Keita e Pavoletti a giocarsi la maglia qualora il brasiliano dovesse trovare posto nella batteria dei tre a supporto.