Gianluca Galliani: "Monza, il credo è il bel gioco con i giovani italiani"

Gianluca Galliani: "Monza, il credo è il bel gioco con i giovani italiani"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 12 marzo 2024, 20:45Avversari
di Vittorio Arba

Gianluca Galliani, figlio dell'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha parlato ai microfoni di TvPlay dei prossimi avversari del Cagliari: "Mio padre Adriano ha questo intuito sugli allenatori, mi diceva da anni che Palladino sarebbe diventato un grandissimo allenatore e che aspettava una chance per farlo crescere. Lui era un giocatore del Monza quando eravamo in Serie C, poi ha avuto problemi fisici ed è divenuto tecnico della primavera. Dopo quella partenza con un punto in sei giornate sembrava una follia affidare la panchina a un debuttante, ma non è la prima volta che mio padre e Berlusconi hanno fatto follie assieme nella loro carriera, ma è evidente che il curriculum nello sport e non, portino a vedere delle capacità nelle persone che in pochi vedono. Io ho grande stima di Palladino, sia come allenatore che persona. Nell’ultima partita col Genoa hanno fatto una prestazione sontuosa, nonostante il 2-2 lui ha avuto la forza di inserire due attaccanti giovani per vincere la partita: non è da tutti. Il Monza ha un credo chiaro dettato da Berlusconi come ai tempi del Milan: avere giocatori italiani e puntare a fare il bel gioco, provando a fare il massimo con tutti. Non è mai stato dato un obiettivo, a parte nelle serie inferiori quando aspiravamo alla promozione.

Noi vogliamo stupire seguendo quanto fatto col Genoa o col Milan, ma è chiaro che ci piacerebbe sognare l’Europa, anche se io credo che l’obiettivo sia giocare con serenità, specialmente in questa fase in cui la salvezza è già a portata di mano. Non si è mai pensato ad un altro allenatore e c’è l’impegno di rivedersi a fine campionato per fare il punto della situazione. Mio padre non fa mai rinnovi di contratto durante la stagione perché c’è il rischio di distrarre i calciatori. Le trattative, infatti, possono comportare tensioni con gli agenti o coi calciatori stessi. Ad esempio ha rinnovato Dany Mota, Di Gregorio e Colpani poco prima dell’inizio del campionato. Ogni volta che finisce una stagione cerca di analizzare tutto, per lui non esiste il futuro ma soltanto il presente”.