Daniel Fonseca: "Ranieri ha avuto fiducia in me a Cagliari. Grazie a lui arrivai a Napoli"

Daniel Fonseca: "Ranieri ha avuto fiducia in me a Cagliari. Grazie a lui arrivai a Napoli"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 28 aprile 2023, 12:30Ex rossoblù
di Martina Musu

Daniel Fonseca, ex giocatore del Napoli, ha parlato alla trasmissione "Legends – Ci vediamo a Napoli", produzione a cura Nexting e in onda su Napflix (Canale 86) e Canale 8. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da Tuttonapoli.net

“Da piccoli quando si ama il calcio si prova a giocare, oggi invece tanti hanno altre possibilità e distrazioni. Alla mia età la gente voleva solo giocare a calcio per strada, il talento è una cosa che Dio ci dà, solo che dopo ci vogliono disciplina e applicazione, tanti sacrifici rispetto agli altri. Bisogna fare un percorso con sacrifici, in pochi arrivano a certi livelli. Io sono stato fortunato, giocare in Serie A non è facile e io ci sono arrivato da giovane, facendo un'ottima carriera.

Quando uno ha talento da ragazzo si capisce subito, mio nonno mi ha dato molti consigli e mi ha fatto crescere tanto, mi ha fatto sempre credere nei miei sogni. Ho sempre avuto molta forza e ho creduto di poter fare tutto, magari a volte mettendoci più tempo o facendo più sacrifici.

L'inizio in Serie A fu difficile, specie le prime partite, non comprendevo bene la lingua. Ranieri ha avuto fiducia in me a Cagliari, ha parlato con i dirigenti e chiese di non farmi andare via. Dopo 6 mesi sono esploso, iniziando a segnare tanto dopo la doppietta alla Sampdoria, è andato tutto bene. Grazie al mister poi sono finito poi a Napoli.

La mia avventura in azzurro? A Cagliari era tutto molto tranquillo, arrivato a Napoli invece trovai tantissime persone ad aspettarmi, fu un colpo forte. E' stato il periodo in cui mi sono divertito di più, giocavo con due fenomeni come Zola e Careca, ci capivamo al volo. Gianfranco ci metteva palloni deliziosi, ci siamo divertiti per un po'. A livello di classifica potevamo di fare qualcosa in più il primo anno ma ci siamo divertiti.

Il segreto del secondo anno a Napoli? Una squadra che era un mix di giovani e di esperienza. Lippi è stato bravissimo a compattarci e a farci credere di poter fare qualcosa di interessante. Arrivarono Di Canio, Bordin, Buso, giocatori forti e molto bravi, la squadra si compattò ed eravamo difficili da battere.

Napoli ti lega per sempre, ovunque e in qualsiasi parte del mondo ci sono napoletani che ti danno amore, la gente è sempre affettuosa con me e questo patrimonio lo conservo per tutta la vita, i napoletani sono meravigliosi e io ho avuto la fortuna di viverli dal vivo.

Rapporto con Cavani? Lui è stato un grande campione e ha fatto molto bene a Napoli, questo è un bene anche per i futuri giovani uruguaiani. Napoli accoglie sempre campioni di un certo stile, ci ha fatto piacere e ci dà forza per continuare a credere nella crescita del club. Siamo tutti felici noi che vogliamo bene a Napoli e ai napoletani."