L'esultanza di Vlahovic e Di Maria rievoca il ricordo di Checco Moriero e Ronaldo

L'esultanza di Vlahovic e Di Maria rievoca il ricordo di Checco Moriero e RonaldoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
venerdì 7 ottobre 2022, 12:30Ex rossoblù
di Martina Musu

Mercoledì è andata in scena la sfida di Champions League tra Juventus e Maccabi Haifa. Il match allo Stadium è terminato con il risultato di 3-1, doppietta di Rabiot e il gol Vlahovic. Ma la scena l'ha presa tutta un altro giocatore: è stata la notte della rinascita per Angel Di Maria che, grazie ai tre assist, è riuscito a rilanciare la Juve in Europa. Due servizi ottimi per Rabiot e un'imbucata illuminante anche per il serbo. 

Vlahovic El Fideo sono stati i protagonisti di un'esultanza particolare in occasione della prima rete della serata firmata dal centrocampista francese.

I due hanno svolto una scivolata sincronizzata per andare a festeggiare la rete del momentaneo 1-0. 

Questa esultanza ha rievocato la celebre esultanza dell'ex rossoblù Francesco Moriero con Ronaldo "il fenomeno".

I due sono stati compagni nell'Inter 1997-1998 targata Gigi Simoni. Moriero arriva all’Inter nell’estate 1997 dal Milan, in uno strano affare che porta Andrè Cruz in rossonero. Checco sceglie Moratti senza pensarci troppo: Ronaldo è stato appena acquistato e la possibilità di passare il pallone al giocatore più forte del mondo convince il ventottenne. L’esordio è Brescia-Inter e il match non va secondo i piani: l’Inter va sotto nel secondo tempo e Simoni decide di far entrare in campo una forza fresca. Questa è Alvaro Recoba che risolve la partita con due schegge verso la porta. Moriero corre subito verso di lui gli prende il piede sinistro tra le mani e lo appoggia sulla coscia, gli lucida lo scarpino. 

Tutti credono che l'esultanza sia nata con Ronaldo, ma non è cosi, come anche lo stesso Moriero ha sempre affermato. A Ronaldo però piacque assai e da lì Moriero e Ronie la ripeterono svariate volte.

Francesco Moriero viene spesso ricordato anche per il suo soprannome sciuscià, ovvero lustrascarpe. A distanza di ben 25 anni i due giocatori bianconeri hanno rievocato il ricordo di questa grande esultanza.