Suàrez e quelle prime otto giornate...

Suàrez e quelle prime otto giornate...
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giovedì 2 maggio 2019, 20:39Ex rossoblù
di Luca Pes

Domanda facile. Chi non conosce Luis Suàrez?

No. Non parliamo di "El Pistolero", straordinario attaccante uruguaiano del Barcellona. Occorre fare un passo indietro nel tempo.

Per i più giovani lo spagnolo Luis Suàrez nativo de La Coruña è un simpatico commentatore TV, spesso ospite negli studi Mediaset. Per gli adulti e soprattutto per gli esperti di storia del calcio, Luis Suárez Miramontes, detto "Luisito", è stato un favoloso regista spagnolo ammirato su tutti i campi d'Europa tra i primi anni '50 e l'inizio degli anni '70.

Dopo l'esordio col Deportivo La Coruña, nel 1954 Suàrez passa al Barcellona e si afferma col club catalano. In otto stagioni vince due campionati (1959 e 1960), due Coppe del Re (1957 e 1959) e due Coppe delle Fiere (1958 e 1960). Raggiunge inoltre la sua prima finale di Coppa dei  Campioni nel 1961 (sconfitta col Benfica) e porta a casa il prestigioso Pallone d'Oro nel 1960. 114 gol in 216 partite, questo il bottino in maglia blaugrana. 

Nel 1961 il passaggio all'Inter, dove ritrova il "mago" Herrera che lo aveva già allenato in Spagna. Con la casacca nerazzurra in nove anni vince tre scudetti (1963, 1965 e 1966) e perde lo spareggio del 1964 contro il Bologna di Bernardini. Arrivano gli anni dei primi successi internazionali del club milanese e Luisito con la "Grande Inter" vince consecutivamente due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali (1964 e 1965). Dal '61 al '70 segna 55 gol in 328 incontri con la maglia dell'Inter.

Protagonista con la maglia della Spagna tra il 1957 e il 1966, realizza 14 gol in 32 presenze e conquista il Campionato d'Europa del 1964 che si disputa proprio in Spagna. 

Conclude la carriera da calciatore con la maglia della Sampdoria. Nella Genova blucerchiata in tre stagioni totalizza 73 presenze tra campionato e Coppa Italia, mettendo a segno 14 reti.

Appese le scarpette al chiodo, per lui inizia la carriera da allenatore. Inter, SPAL, Como, Deportivo e Albacete. Da incorniciare solamente l'avventura al timone dell'Under 21 spagnola, con la quale vince il campionato europeo di categoria nel 1986 battendo in finale proprio l'Italia ai calci di rigore.

Ma forse in pochi ricordano che Luis Suárez ha guidato anche il Cagliari. Un'esperienza decisamente sfortunata vissuta tra l'agosto e il novembre del 1975. 8 giornate di campionato, 3 pareggi e 5 sconfitte, e 4 partite di Coppa Italia, di cui 2 vinte e 2 perse. Il Cagliari passò a Mario Tiddia e a arrivò comunque ultimo in campionato, retrocedendo in B.

Luis Suárez Miramontes spegne oggi 84 candeline. Buon compleanno "Luisito"!