A Cosenza per alimentare il sogno quarto posto ed evitare l'insidioso turno preliminare. Assalto ai playoff di B con giocatori da Serie A

A Cosenza per alimentare il sogno quarto posto ed evitare l'insidioso turno preliminare. Assalto ai playoff di B con giocatori da Serie ATUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 15 maggio 2023, 18:40Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani


Altri 90 minuti e poi sarà lotta senza esclusione di colpi. Certo, la partita di Cosenza non sarà da meno dal punto di vista emotivo. Ma una volta archiviata questa, ci sarà solo spazio per l'unico obiettivo: quello di tornare in serie A dopo appena un anno di purgatorio. La strada è in salita ma per renderla un pizzico meno aspra, i rossoblù proveranno ad acciuffare il quarto posto, l'ultimo utile per evitare la gara secca preliminare.

Un vero e proprio terno al lotto (“In una gara secca – per utilizzare le parole di Claudio Ranieri – puoi perdere contro chiunque, anche contro una formazione Primavera”) che la squadra isolana cercherà di evitare. Come? Intanto provando a vincere, e non sarà facile, nell'ultima gara della regular season contro un avversario che si gioca la salvezza. Per poi aspettare qualche regalo dagli altri campi. Il Parma e il Sudtirol in questo momento sono avanti ma se entrambe non vincessero, verrebbero scavalcata da Pavoletti e compagni. Fermo restando che il successo a Cosenza resta il punto di partenza per qualsiasi discorso dopo aver liquidato anche le possibili velleità del Palermo sabato scorso con l'ennesima prestazione da campione di Lapadula.

E questa situazione lascia parecchio amaro in bocca. Perché, mettendo per un attimo da parte il valore della rosa isolana, sono stati tanti i punti gettati al vento. Quelli di Bari, tanto per citare l'esempio più clamoroso. Perché con quei due punti ormai in tasca, il Cagliari ora sarebbe quarto e con una condizione psicologica leggermente migliore rispetto alle altre due pretendenti.

Ma la sfida del San Nicola non è stata l'unica ad aver lasciato l'amaro in bocca alla compagine sarda. Che, però, ora dovrà lasciare da parte tutte le recriminazioni. Per analizzare quanto accaduto ci sarà tempo e, ovviamente, la speranza resta quella che i punti persi non diventino determinanti. Lo si scoprirà solo al termine dei play-off perché l'eventuale promozione (tutti gli scongiuri sono ammessi) cancellerebbe ogni rammarico. Resta da dire che il Cagliari ce l'ha messa tutta per complicarsi la vita. Da ultimo, andando a perdere a Parma in un momento delicatissimo del torneo. Alti e bassi caratteriali, uniti alle questioni tecnico-tattiche alle quali Ranieri ha cercato di mettere mano risolvendo un problema alla volta.

Al tecnico romano non si può certo rimproverare nulla. Perché pur non avendo la bacchetta magica, ha saputo ridare coraggio ed entusiasmo ad un gruppo che, al termine del girone di andata, sembrava averlo perso definitivamente. E invece Ranieri è entrato nella testa dei suoi ragazzi, riportando fiducia e voglia. Ne sono una risposta le prestazioni di, uno su tutti, Dossena. Ma anche la vena realizzativa ritrovata da Lapadula. È stato lui l'autentico protagonista della cavalcata verso la zona promozione, con venti centri pesantissimi.

Ora si tratta di completare l'opera in una sorta di mini girone dantesco, durante il quale tutto potrà accadere. Tanto che, in caso di mancato raggiungimento della quarta piazza, ogni possibile incastro tra le altre varie posizioni resta senza particolare attendibilità. Meglio il Venezia o il Palermo? Oppure una tra Parma o Sudtirol? O magari una sorpresa dell'ultimo minuto? Con il Bari che, sornione, aspetta di capire cosa succederà nel turno preliminare.

Una bagarre in piena regola alla quale il Cagliari ha il merito di arrivare non solo pronto dal punto di vista dell'atteggiamento mentale, ma anche con alcuni uomini chiave che, bloccati per questi tutto il ritorno (o anche di più) ora vogliono fare la loro parte. E che hanno le qualità per riuscirci.

Da Rog a Viola passando per Pavoletti, sono in tanti i giocatori di categoria superiore che, uniti a quelli che hanno giocato di più (Mancosu, Nandez, Makoumbou) possono davvero fare la differenza. Fondamentale sarà chiudere bene la stagione con un risultato pieno a Cosenza per poi arrivare con l'umore alle stelle alle gare successive. Con o senza turno preliminare. Anche se sarebbe meglio evitarlo. Ma in questo momento un Cagliari troppo altalenante non può fare progetti a lungo termine.

Battere la formazione di casa venerdì notte sarà il primo step. Per poi andare a scorrere la classifica in base agli altri risultati. Quello che sarà, sarà. Con la consapevolezza, dalla prima di ritorno in poi, di aver tentato il tutto per tutto con l'obiettivo di restituire ai tifosi isolani il palcoscenico che loro e la squadra meritano.