Ad Asseminello c'è ancora il cartello "lavori in corso", ma Liverani e la società vogliono trasformare il Cagliari in una macchina da punti

Ad Asseminello c'è ancora il cartello "lavori in corso", ma Liverani e la società vogliono trasformare il Cagliari in una macchina da punti
venerdì 19 agosto 2022, 15:21Il punto
di Sergio Demuru

Pensare positivo. Campionato partito e Cagliari che comunque ha smosso la classifica. Per fare un discorso più generale la squadra appare ancora alla stregua di chi è impegnato per “lavori in corso”. Alcuni segnali incoraggianti ci son stati con alcune iniziative individuali, conseguenza della tecnica superiore. In contemporanea si è manifestata qualche mancanza strutturale, figlia di un assemblaggio ancora non perfettamente sviluppato. In riva al lago si è rotto il ghiaccio con il campionato e gli impegni che contano.

La difficoltà più preoccupante è la mancanza di peso offensivo. Il centrocampo non decolla e l’attacco non è rifornito adeguatamente. Al netto del colpo di testa di Pavoletti nel primo tempo miracolosamente intercettato dal portiere di casa e della gran sventola di Gaston Pereiro che ha sentenziato il pareggio. Meccanismi ancora troppo ingessati nella costruzione dell’azione ed una lentezza strutturale che potrebbe essere ancorata a quelli che sono stati i carichi di lavoro in pre-campionato.

La fase difensiva è invece una costante negativa. L’errore di Obert sarebbe potuto essere fatale quando ha dato ingenuamente via libera all’attaccante avversario, fortunatamente tamponato poi da Radunovic. Ma guai a dare colpe specifiche ad un giovane in crescita. Mancavano Altare e Walukiewicz e non è poco.

Ora Liverani si deve rimboccare le maniche per mettere in piedi una formazione che possa cominciare a far punti pesanti. Per far questo occorre recuperare due pedine fondamentali per il centrocampo, Nandez e Rog, che possono realmente dare consistenza nella zona nevralgica. Con la partecipazione di Makoumbou, sicuramente il nuovo innesto maggiormente gettonato considerata la pulizia nel gioco e la “leadership” che finora ha evidenziato nelle uscite ufficiali. Nicolas Viola a Como è stato sballottato prima a sinistra e poi a destra, ma si vede da lontano che non ha le caratteristiche specifiche per fare l’interno, considerato il passo cadenzato.

Il mercato è sempre attivo, urge un esterno sinistro. All’esordio lo ha fatto Zappa con tutti i suoi limiti perfettamente conosciuti già dalla scorsa stagione. Capozucca si sta adoperando per provare a soddisfare il mister in quest’ottica. Franco Carboni appare ancora acerbo e senza quel passo adatto alla bisogna. Nella zona nevralgica l’arrivo di Marco Mancosu è un segnale. La società non vuol lasciare nulla di intentato per mettere in piedi un complesso robusto, capace di veleggiare nelle primissime posizioni e provare a far subito il gran salto.