CAGLIARI, SERVONO LE BONIFICHE  

CAGLIARI, SERVONO LE BONIFICHE  
venerdì 8 luglio 2022, 00:40Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

L’esempio dello stadio ce lo abbiamo sotto gli occhi: si potrebbe costruire un nuovo stadio, piccolo o grande, bello o brutto, senza prima spazzare e smaltire tutte le macerie? Non sarebbe possibile. Il dopoguerra rossoblù è iniziato con l’idea di ricominciare. Si è parlato di rifondare, ma bisogna allora eliminare le vecchie fondamenta. Si è parlato di ristrutturare, ma bisognerebbe conoscere precisamente quali pilastri tenere. Si è ricominciato con una nuova ditta, la Liverani e company che non sa, ad oggi, se dovrà tenere quel pilastro o dovrà prenderne un altro. O se, addirittura quei pilastri se li deve costruire. Si lavora in un cantiere aperto, con un progetto in mente ma con materiali sconosciuti. Potrebbe essere lo scheletro riciclato e arrugginito della serie A, da ripulire e lucidare. Potrebbe essere legno giovane da forgiare. L’importante che non siano castelli di carte di un mercante in fiera che aspetterà fino al 31 di agosto, complicando già in partenza, la competizione. Per ora non si vede niente di nuovo. Le uniche scelte fatte, e non si conosce da chi, è quella dei giovani. Chi ha ritenuto di dover promuovere alcuni ragazzi e bocciarne  altri? Chi ha dato l’elenco a Liverani? Perché in un cantiere aperto, tanta fretta di decidere sui ragazzi e nessuna fretta di piazzare i pilastri? Giochi che si prestano ai rumors che sono sempre più voci, lamentele, e non chiacchiere. Storie di procuratori e scuderie, di prospettive chiare o prospettive scure a seconda della disponibilità a scegliere l’uno o l’altro. Storie di mercanti e di operazioni manageriali che si allontanano dalla meritocrazia del campo.  E rimangono da fare altre scelte. Cinque giocatori in più ci potevano stare insieme ai prodotti in vetrina. Stando ad Asseminello, la selezione sarebbe potuta essere graduale come capitato anni fa quando in pieno luglio con alcuni ragazzi che vennero rimandati a casa dal ritiro del profondo nord (c’era anche Barella tra questi). Allora fu una questione di posti letto, che stavolta sarebbe stato più facile gestire.

Vecchi errori. Macerie che nessuno si è ancora preoccupato di spostare. Intanto i prodotti in vetrina vengono allenati. Magari si spera che rimangano. Ma con quale spirito? Con quello di Venezia-Cagliari?

Fin dalla conferenza stampa di Presentazione di Liverani si è parlato di tempi. Non si è parlato di certezze, di garanzie, di fiducia, di ottimismo, di carica agonistica, di consapevolezza. Chi rimane e chi arriva si infila in un cantiere. Non sa chi saranno i suoi compagni, non sa chi rimarrà dei giovani, non sa chi saranno i punti di riferimento. Dinamiche aleatorie, gruppo fluttuante. Ognuno lavora per se cercando di immaginare il futuro. Ma parlare di squadra, di gruppo, di organizzazione è altra cosa. Parlare di direzione comune è altra cosa. E più passano i giorni e più si materializza lo spettro di un’ennesima navigazione a vista. Sperando che il destino sia clemente. Un destino affidato agli umori delle compravendite. E poi, forse, alle capacità di un allenatore, che rischia, come sempre, di diventare un capro espiatorio, se le cose non andassero bene. Senza le bonifiche anche rigenerare l’entusiasmo nei tifosi profondamente feriti è un’impresa al limite del possibile. I più pazienti aspettano i risultati che tra un mese saranno chiamati ad arrivare.



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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.