Cagliari, sosta amica dopo avvio in chiaroscuro. Difesa blindata con Chatzidiakos e Wieteska. Prati in rampa di lancio. Spia rossa in attacco

Cagliari, sosta amica dopo avvio in chiaroscuro. Difesa blindata con Chatzidiakos e Wieteska. Prati in rampa di lancio. Spia rossa in attacco
mercoledì 13 settembre 2023, 00:45Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Una sosta per amica. Giusto per spezzare un “trend” tendente al chiaroscuro per questa prima fase di campionato. Più sullo scuro, considerate le due sconfitte con Inter (ci stava) e Bologna (dilapidato il patrimonio di una rete di vantaggio). Solo il pareggio a Torino alla prima giornata ha soddisfatto, seppur parzialmente.

Cagliari che ha dovuto immedesimarsi nella nuova dimensione. Alle spalle la cadetteria, ora vi sono differenti panorami. La massima serie incute soggezione se non hai la giusta convinzione, che deve andare di pari passo con la caratura tecnica. La società in estate ha lavorato con sani principi di equilibrio. Far quadrare il bilancio e rafforzare un gruppo di buon livello sulla scorta di quelle che erano le certezze della stagione scorsa. Senza fare il passo più lungo della gamba e mantenendo quelle credenziali maturate nel tempo. Ranieri ha voluto inserire, in un contesto di squadra, giocatori con caratteristiche che potessero colmare lacune nei vari reparti.

Dopo tre giornate è presto, però i connotati di quella che dovrebbe essere l’intelaiatura definitiva si possono notare. In difesa sono arrivati due elementi di provata esperienza che già avevano ben impressionato nei campionati esteri di riferimento. Sia Chatzidiakos che Wieteska possono considerarsi delle certezze e comunque utili per far crescere un giovane come Obert, quest’ultimo oramai utilizzato da Ranieri stabilmente da centrale. Anche Dossena potrà consolidare la sua “leadership” sul fronte arretrato, avendo tra l’altro già dimostrato di aver assorbito senza problemi il salto di categoria. Nella zona nevralgica è arrivato Prati. Un giocatore con un biglietto da visita intrigante, considerato regista naturale, proprio quello che serve al Cagliari, visto che Makoumbou e Sulemana non hanno le caratteristiche da direttore d’orchestra. Ancora Prati non è stato visto all’opera, troppo recente la sua venuta in rossoblù, ma il mister ha già espresso la sua opinione sul giocatore, il quale ha pure margini di miglioramento non definibili data la giovane età. Nella Nazionale Under 21 è riferimento fisso e questo è un segnale per nulla da trascurare.

Resta la fase offensiva, croce e delizia nella prima parte di torneo lo scorso anno fra i cadetti. Almeno fino a quando è letteralmente esploso Lapadula, che con i suoi gol ha letteralmente trascinato il Cagliari nella massima serie. Petagna è un centro-boa che non ha eccessivo “feeling” con il gol, ma preferisce dare il suo contributo nella difesa del pallone e far conseguenzialmente “salire” la squadra. Pavoletti ha uno standard di rendimento oramai standardizzato e si rende utile nelle situazioni dinamiche. Luvumbo e Oristanio devono ancora crescere e smaliziarsi. Resta Shomurodov, per adesso oggetto misterioso. In attesa che torni Lapadula. Potrebbe esser lui l’ago della bilancia per scardinare le munite difese della serie A. Al momento un gol (Luvumbo a Bologna) in tre partite ha fatto accendere la spia rossa dell’allarme generico.