Difesa Cagliari da ricostruire. Godin manda messaggi forti, il club lo scarica. Mistero Ceppitelli. Capozucca prova a ricucire con Walukiewicz. Klavan saluta. Portiere? Comunque vada...

Difesa Cagliari da ricostruire. Godin manda messaggi forti, il club lo scarica. Mistero Ceppitelli. Capozucca prova a ricucire con Walukiewicz. Klavan saluta. Portiere? Comunque vada...
mercoledì 16 giugno 2021, 00:36Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

La parola alla difesa. Un reparto da ricostruire quasi integralmente. Il Cagliari preferisce muoversi con molta circospezione in un mercato dai contorni ancora indefiniti, con troppe incongruenze dovute a mancanza di liquidità generale. Capozucca ha pianificato i movimenti con occhio vigile a quelle che risultano essere le risorse, dando al momento priorità alle cessioni. Resta incontestabile il fatto che al momento la linea arretrata rossoblù ha pesanti carenze di organico.

Anzitutto Godin: l’uruguaiano insiste dal Sudamerica con messaggi forti e chiari che rispecchiano la volontà di voler continuare l’avventura in terra sarda, caldeggiata lo scorso anno dal suocero, Pepe Herrera, indimenticato centrocampista rossoblù nei primi anni ‘90. Con il Faraone sta diventando uno stucchevole tiramolla, considerato che la società ha virtualmente rinunciato alle sue prestazioni a causa dell’ingaggio troppo elevato, scaricandolo senza mezze misure. Nonostante nell’ultima parte di campionato Godin avesse dimostrato tutte le sue qualità, contribuendo in maniera attiva alla salvezza con prestazioni degne della sua esperienza a livello internazionale. In un primo momento si era pensato di spalmare l’ingaggio del giocatore dilatandolo nel tempo, ma l’età (35 anni) non consente particolari margini di manovra e non gioca sicuramente a suo favore.

Quasi in contemporanea non si è ancora risolto l’arcano che coinvolge Luca Ceppitelli. Pareva tutto lineare sino a qualche settimana fa con la firma sul contratto quasi una formalità. Si sono invece materializzati improvvisi ostacoli, saltati fuori sinistri nel momento meno opportuno e dettati principalmente da vertenze economiche, nonostante il giocatore avesse in più di un’occasione manifestato l’intenzione di chiudere la carriera in maglia rossoblù. È palese che domanda ed offerta sono distanti.

Le parti si sono irrigidite al punto che adesso il ds Capozucca dovrà lavorare di fino per ricucire un rapporto che pare sgretolarsi col trascorrere dei giorni. Fermo restando che Walukiewicz ha già fatto la sua scelta tornando in Polonia in tutta fretta dopo esser stato messo da parte da Semplici, che non lo ha mai utilizzato, anche Calabresi e Rugani non fanno più parte del progetto e sono rientrati alla base (Bologna e Juventus nell’ordine), nonostante per il primo ci fosse il diritto di riscatto. Anche Klavan è ai titoli di coda: scaduto il contratto e dopo alcune prestazioni sotto traccia è stato messo ai margini. L’unico che al momento appare intoccabile è Carboni. Per il difensore classe 2001, patrimonio societario di spessore considerato che è nato e cresciuto nelle giovanili cagliaritane, si aprono scenari intriganti e la firma sul contratto sino al 2025 è un’apertura di credito che la dice lunga su quanto la società creda nelle potenzialità del difensore, che ha mostrato di tener botta con personalità nonostante la giovane età.

Resta fuori dal discorso la problematica inerente il portiere. Se anche dovesse andar via Cragno, si dischiuderebbero le porte per Vicario, il quale in stagione ha mostrato qualità di una certa consistenza. L’alternativa-Sirigu pare allontanarsi a causa della concorrenza, anche se al portiere attualmente in forza al Torino non dispiacerebbe certo tornare nella sua Sardegna. È tutto in divenire, ma per evitare di arrivare col fiato sul collo alla vigilia della partenza per il ritiro a Pejo, fissato per il 12 luglio, sarebbe opportuno muovere le pedine e cominciare a quagliare, sempre in concerto con le esigenze del mister.