Il Cagliari a tentoni sul mercato, Giulini e Bonato non vogliono entrare in un vortice pericoloso. Il peso della "questione stadio" sulla squadra

Il Cagliari a tentoni sul mercato, Giulini e Bonato non vogliono entrare in un vortice pericoloso. Il peso della "questione stadio" sulla squadra
sabato 15 luglio 2023, 08:10Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Un impatto a fari spenti, senza grandi pretese, ma con motivazioni al massimo dei decibel. Questo sarà il Cagliari che si potrà osservare ad inizio torneo, per rientrare nella massima serie in punta di piedi, senza proclami di fantomatici progetti europei, che poi regolarmente naufragano con il trascorrere delle giornate.

A prescindere da chi arriverà nel corso del ritiro che si snoderà tra Asseminello e Saint Vincent-Chatillon, considerato che mister Ranieri partirà con un “team” quasi simile a quello della stagione appena conclusa. Poi si vedrà strada facendo chi potrà essere inserito in un contesto conosciuto. Profilo basso quello rossoblù. Non sono previste spese folli, poichè è generalizzato il fatto che manca la liquidità. Il danaro fresco per potersi accaparrare pezzi pregiati nelle trattative è oramai una chimera. Ed è l’evoluzione ed il segno dei tempi. Oramai la crisi attanaglia un po’ tutti, grandi club compresi, e si punta principalmente su scambi di giocatori, meglio se alla pari.

Per questa ragione il Cagliari va a tentoni. Tante trattative, alcune letteralmente inventate da parte di procuratori senza scrupoli, che hanno come fine ultimo di piazzare gli elementi che non hanno squadra o, se ce l’hanno, non sono contenti del loro “status”. Ma è del resto la stessa giostra di tutte le ultime estati. In questo contesto la società del presidente Giulini si è messa l’obiettivo di non lasciarsi trascinare in un vortice pericoloso.

Il campionato sarà difficile e lungo, la “questione-stadio” potrebbe incidere sulle prestazioni, considerato che si attende un responso che tarda ad arrivare per lungaggini burocratiche che hanno oramai raggiunto un limite di guardia insostenibile. Si attende l’autunno, quando è stato promesso che finalmente l’iter si sbloccherà. Ma per riuscire ad avere risposte concrete sull’impianto che balla tra Regione e Comune, l’obiettivo è quello di avere una squadra nella massima serie. Inutile dire che la visibilità di una formazione in serie A è superiore a tutte le eventuali divagazioni.

Le utenze del Cagliari sono di gran lunga superiori a quelle inserite nel contenitore dell’isola. Infatti i tanti emigrati in giro per l’Italia, ma anche per il mondo, hanno una loro valenza nel contesto dei diritti televisivi e dette utenze non sono patrimonio esclusivo della Sardegna, ma coinvolgono una robusta fetta dello stivale. Fatte queste considerazioni la società ha il dovere di allestire un “team” che non abbia si pretese, ma che possa tranquillamente preservare la categoria. Ranieri potrà guidare nelle scelte, che saranno ponderate nel famoso rapporto “qualità-prezzo”. Al momento di ufficiale c’è Sulemana ed il portiere Scuffet. Si attendono sviluppi anche perchè non bastano certo due pedine da inserire e dovranno essere soppesate eventuali partenze oltre che gli arrivi. L’obiettivo è quello di consegnare al più presto al tecnico almeno una bozza di quello che sarà il Cagliari ideale per affrontare il torneo. In modo da evitare complessi inserimenti dell’ultim’ora. Mese prossimo  la giostra ricomincia proprio a cavallo di ferragosto con la Coppa Italia e poi subito il campionato. Il tempo comincia a farsi tiranno.