Il colpo Keita Baldè nobilita il mercato del Cagliari. Forse sarebbe servita più qualità in mezzo al campo, ma la situazione sembra sotto controllo

Il colpo Keita Baldè nobilita il mercato del Cagliari. Forse sarebbe servita più qualità in mezzo al campo, ma la situazione sembra sotto controlloTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Paparusso
venerdì 3 settembre 2021, 00:45Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

L’obiettivo di ridurre le spese è in parte stato centrato con un mercato condotto a costo zero e con un discreto incasso, circa sette milioni di euro, dopo le cessioni, ma qualche incognita resta soprattutto in mezzo al campo. Non resta che gioire per l’arrivo di elementi di esperienza e di qualità come Keita Baldé e Caceres che sono andati ad unirsi a Strootman, Dalbert e Grassi, oltre al giovane Bellanova. Altare e Radunovic hanno completato il quadro della campagna di rafforzamento per la stagione ormai iniziata da centottanta minuti, ma forse i primi veri acquisti sono stati quelli di Godin e soprattutto Nandez che non hanno lasciato la Sardegna. Soprattutto El Leon sembrava ormai in procinto di lasciare l’Isola ma alla fine non è arrivata l’offerta giusta e la società ha deciso di congelare la sua partenza, quantomeno fino a gennaio quando, magari con un Cagliari ormai ad un passo dalla salvezza, si potranno riaprire certi discorsi. L’incognita, però, è legata all’umore del giocatore uruguaiano che, partito per rispondere alla chiamata della nazionale uruguaiana, al suo rientro dovrà dare una nuova prova di professionalità come aveva fatto alla prima di campionato contro lo Spezia. Alcuni suoi “mal di pancia” erano stati superati con la richiesta di scuse presentata al presidente Tommaso Giulini, anche se sullo sfondo sembra restare una insoddisfazione generale del giocatore che avrebbe preferito lottare per traguardi più ambiziosi. La società rossoblù potrebbe avergli chiesto un ultimo sforzo nel guidare il Cagliari verso la salvezza in un campionato interlocutorio come questo, per poi lasciarlo libero di andare a caccia di altre soddisfazioni.

A parlare sarà, come sempre, il campo che darà i suoi verdetti sulla capacità di adattamento di Nandez e sulla voglia di Godin che, messo in discussione fin dal termine della passata stagione, ha trovato l’accordo con il club per spalmare il suo ingaggio in due stagioni e quindi per andare avanti in rossoblù. E ora a dargli manforte nella retroguardia è arrivato un altro giocatore esperto come il suo connazionale Caceres in un Cagliari targato sempre più Uruguay. Difesa solida, centrocampo orchestrato dalle geometrie di Strootman e Marin, con Nandez chiamato ad alternarsi tra la mediana e la corsia di destra, mentre Dalbert farà il guastafeste a sinistra, per lanciare quanto prima a rete Keita Baldé. Una squadra potenzialmente capace di mettere in difficoltà parecchie compagini della massima serie ma che rischia di non aver ricambi adeguati quando i titolari avranno bisogno di rifiatare. Intanto toccherà a Leonardo Semplici costruire un collettivo che funziona e soprattutto far inserire alla svelta nei suoi meccanismi i nuovi arrivati.

Con alcune possibili variazioni sul modulo perché l’arrivo dell’ex attaccante di Monaco, Sampdoria e Lazio, metterà in crisi il tecnico sul reparto offensivo. Il 3-5-2 ammette due sole punte e quindi, se fosse confermato, porterebbe all’esclusione di uno tra Joao Pedro o Pavoletti. Keita Baldè, infatti, può occupare qualsiasi casella del reparto offensivo e avrebbe la possibilità di prendere il posto di entrambi senza grandi problemi. A meno che Semplici non metta mano allo scacchiere tattico passando ad un più offensivo 3-4-2-1 con un centrocampista in meno e con l’ultimo arrivato in coppia con Joao Pedro a supportare Pavoloso. Tutte decisioni che arriveranno con il tempo e con la conoscenza di un gruppo che, pur con poche modifiche, sulla carta è diventato più competitivo. Ma ora già dalla sfida contro il Genoa in programma alla ripresa delle ostilità, arriverà il responso del giudice implacabile che sa essere il rettangolo di gioco che darà il suo verdetto sulla campagna acquisti del Cagliari e sulle scelte tecniche dell’allenatore.