Il presidente Giulini, il ds Capozucca, mister Semplici e il progetto a lungo termine del Cagliari: parte la costruzione della squadra e della nuova "casa"

Il presidente Giulini, il ds Capozucca, mister Semplici e il progetto a lungo termine del Cagliari: parte la costruzione della squadra e della nuova "casa"
giovedì 27 maggio 2021, 18:35Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Si riparte da Leonardo Semplici. L’incontro milanese ha dipanato la matassa e Giulini ha confermato il tecnico dell’insperata salvezza. Con lui il Cagliari ha conquistato 22 punti in 15 partite ed ha conservato la categoria. Un’apertura di credito nei confronti del tecnico toscano che pareva aver perso posizioni dopo la chiusura della stagione con le voci che si rincorrevano, Juric (poi accasatosi al Torino) in testa che è stato realmente vicino al Cagliari sia per esser stato sempre un pallino di Giulini, ma anche per i buoni uffizi che intercorrono tra il tecnico oramai ex-Verona e Capozucca. 

Ora la società guarda avanti. E proprio Giulini e Capozucca vanno in concerto verso un progetto a lungo termine, che è partito dalla conferma della guida tecnica. Semplici ha in mano le prove inconfutabili dell’ottimo lavoro svolto e sul piatto della bilancia il patron ha considerato anche l’approccio in uno spogliatoio evidentemente spaccato nell’era-Di Francesco.

Nel torneo appena concluso le sette gare senza sconfitte hanno coronato un percorso che ha portato il Cagliari ad una salvezza che sino ad un mese prima della fine del campionato appariva chimerica. Adesso, definita la prosecuzione del rapporto, assieme al mister ci saranno da definire eventuali conferme che partono anzitutto dai prestiti. Le certezze che hanno mostrato attaccamento ai colori sociali vanno mantenute ed attorno a loro sarà necessario costruire un complesso equilibrato che possa avere una tenuta stabile nel corso dell’annata. Un compito non banale che vedrà come principale protagonista il ds Capozucca impegnato in prima persona per soddisfare le richieste dell’allenatore. I

l tecnico ha mostrato di avere intuizioni intellettive, utili per ricompattare un ambiente in depressione latente, con tante criticità, senza fare dichiarazioni eclatanti ed a fari spenti, riuscendo a toccare le corde giuste per risollevare un complesso sulla carta da parte sinistra della classifica. Recuperando quei valori che si erano persi per strada e che non si erano espressi per quelle che erano le reali potenzialità tecnico-tattiche.

Capacità certificate dal “curriculum-vitae” dei componenti la rosa, a partire da Nainggolan e proseguire poi con elementi della caratura degli uruguaiani Godin e Nandez e chiudere con Cragno (oramai stabilmente nel giro della Nazionale) e Joao Pedro, quest’ultimo autore di 16 reti in stagione per nulla scontate a pochissimo dal suo record (18) stabilito l’anno scorso. Per non parlare del valore-aggiunto Pavoletti, il quale nel momento topico della stagione ha riproposto la sua fisicità che pareva essersi dissolta dopo i due consecutivi infortuni al ginocchio.

Ma già partire dai punti fermi, con la definizione della pratica-Nainggolan in testa e quella per trattenere in qualche modo Nández, concupito da squadre di mezza Europa, sarebbe un tassello fondamentale sul quale costruire il Cagliari che verrà. Mentre di concerto con la costruzione della squadra va avanti il percorso per la messa in cantiere della nuova struttura che sorgerà sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. Oramai siamo alla definizione della trattativa per l’aggiudicazione dell’appalto. Ancora qualche settimana e tutta la noiosa parte burocratica verrà espletata.