Nandez ha giocato sporco, serve linea dura. Rossoblù verso il debutto in Coppa Italia tra luci e ombre. Mercato, strategie indefinite: Capozucca freme, Semplici sballottato

Nandez ha giocato sporco, serve linea dura. Rossoblù verso il debutto in Coppa Italia tra luci e ombre. Mercato, strategie indefinite: Capozucca freme, Semplici sballottato
mercoledì 11 agosto 2021, 07:40Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Tergiversare è controproducente. La situazione di Nandez insegna che è meglio prendere posizione ferma, senza farsi coinvolgere dal sentimento. L’uruguaiano ha giocato sporco non presentandosi all’imbarco della squadra per l’amichevole alle Baleari sotto consiglio del proprio procuratore Bentancour e la reazione societaria è totalmente mancata, almeno sui canali ufficiali. Una situazione così paradossale ha pochi riscontri e la risposta al comportamento irriverente potrà avvenire con tempistica dilatata, ma non dovrà esser morbida. Trattasi di un giocatore sotto contratto, con una “robusta” clausola rescissoria avallata per giunta dal suo procuratore. Lasciar passare tutto sotto traccia non può avere un senso logico perché episodi del genere possono deturpare l’armonia di uno spogliatoio che già la scorsa stagione aveva mostrato pericolose crepe evidenziatesi in un rendimento al di sotto delle reali potenzialità del complesso.

La settimana che è appena cominciata è da monitorare attentamente, considerato che porta all’esordio ufficiale in Coppa Italia. Una competizione spesso bistrattata che può tuttavia dischiudere scenari invitanti nel prosieguo, quando entreranno in gioco le teste di serie. Per adesso siamo ai trentaduesimi di finale. Come sempre è però fondamentale non prendere il Pisa sottogamba non foss’altro per una questione di rispetto nei confronti di un’avversaria che staziona in cadetteria. Ma la gara di sabato è soprattutto un ulteriore “step” in vista della partenza del campionato il 23 agosto contro Spezia. In questo contesto vanno soppesati i pro e i contro di una preparazione con luci ed ombre. Laddove il Cagliari ha fatto la voce grossa contro avversarie di categoria inferiore, ma ha violentemente sbattuto la testa al cospetto di parigrado come Augsburg e Mallorca.

La società ha mostrato di avere sul tavolo delle trattative strategie indefinite. L’impressione è che si vada avanti a tentoni, senza una precisa identità. C’è da costruire e cementare un gruppo che adesso ha poche certezze. Godin è uccel di bosco e, pur allenandosi ad Assemini, non ha trovato il punto di contatto con quanto offertogli dalla società. Nainggolan ha definito la sua posizione ed ora si è staccato ufficialmente dall’Inter. Bisognerà valutare attentamente se basterà, considerato che adesso dovrà parlare di ingaggio con il Cagliari che avrà sicuramente una compartecipazione nerazzurra nell’elargire l’ingaggio, ma che si dovrà accordare col giocatore per definire anche eventuali “bonus” legati alla posizione finale di classifica rossoblù. Un impegno per nulla banale per una società sana, che ha puntato su una sorta di tetto salariale da non travalicare onde evitare spiacevoli buchi in bilancio. E Capozucca comincia a fremere, pare mancargli la terra sotto i piedi. Pobega appare una buona idea da sviluppare, mentre Palomino e Lasagna lasciano il tempo che trovano. Sono stati abboccamenti poi dissoltisi nel nulla, a meno di ripensamenti improvvisi. Tutto ancora in divenire e tra dissapori e trattative ferme chi ci passa è sempre mister Semplici, un po’ sballottato e che non ha ancora recepito con quali giocatori dovrà cominciare la stagione.