Nasce il nuovo Cagliari. Bonato inizia a comporre il puzzle senza spese folli. Obiettivo primario allestire una squadra con giocatori attaccati alla maglia

Nasce il nuovo Cagliari. Bonato inizia a comporre il puzzle senza spese folli. Obiettivo primario allestire una squadra con giocatori attaccati alla maglia
lunedì 19 giugno 2023, 00:45Il punto
di Sergio Demuru

Pianificare prima possibile. Non si è ancora spento l’eco dei festeggiamenti, che ora il Cagliari deve già cominciare a scrutare l’orizzonte per trovare la quadra che le possa permettere di ben figurare l’anno prossimo nella massima serie. Come sempre mercato difficile, soprattutto nel labirinto delle squadre che si devono divincolare ed arrangiare nelle posizioni di rincalzo.

Se fino alla scorsa settimana erano i giocatori che tenevano banco per le imprese sul terreno di gioco, ora passa in prima fila il ds Bonato, che dovrà mediare per evitare sbilanciamenti fra entrate ed uscite. Sicuramente non sono previste spese folli per comporre il “puzzle” della formazione che sarà ai nastri di partenza nella massima serie.

L’unico che tornerà alla base dopo l’esperienza ad Empoli è Marin, non riscattato dalla società Toscana. Un giocatore che potrebbe tornare utile se sapientemente dosato. Potrebbe essere lui a chiudere il cerchio in un centrocampo laddove non dovrebbero esserci particolari ribaltoni, considerato che elementi del livello di Makoumbou e Nandez hanno una valenza tecnica tale da poter esprimere le loro qualità anche in serie A.

Poi la rosa va puntellata affidandosi anche ai buoni uffizi del presidente Giulini, il quale potrebbe avere una sorta di filo conduttore con l’Inter, laddove vi sono giovani dall’avvenire roseo che sarebbero felici di poter essere aggregati al Cagliari.

Quel che è certo è il fatto che Bellanova  non resterà al Cagliari. Poi è tutto da verificare. Adesso comincia il valzer dei nomi, più o meno tirati a caso. Con la regia di procuratori sempre pronti a cogliere la palla al balzo per i loro assistiti. Anche se, al tirar delle somme, proprio i nomi hanno un’importanza relativa.

Quel che conta sarà lo spirito di squadra, che Ranieri ha saputo inculcare nella stagione appena conclusa con una promozione insperata. Le competenze ci sono, con il tecnico che va in concerto con le idee del patron Giulini. Mettere assieme un “team” attaccato alla maglia è opzione primaria. Per le divagazioni c’è tempo.