Parte la stagione: il bicchiere resta mezzo pieno ma meglio non sfidare la sorte. Superato il turno in coppa Italia, ora il Cagliari prepara l’esordio in campionato con le insidie legate al mercato

Parte la stagione: il bicchiere resta mezzo pieno ma meglio non sfidare la sorte. Superato il turno in coppa Italia, ora il Cagliari prepara l’esordio in campionato con le insidie legate al mercatoTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 16 agosto 2021, 03:06Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Diciamoci la verità: in quanti avrebbero scommesso su un così agevole successo sul Pisa nella prima uscita stagionale dopo una vigilia così complicata? Merito di Leonardo Semplici che è riuscito, così come aveva fatto nel momento più critico dello scorso campionato, a portare serenità al gruppo e a tenere ben distinte le questioni esterne da tutto ciò che riguardava la sfida contro il Pisa. Ne è venuta fuori una partita non certo spettacolare perché condizionata dalle gambe ancora pesante e dalla testa non perfettamente brillante, ma i rossoblù hanno già provato a fare i primi esperimenti. Fraseggio stretto in mezzo al campo, verticalizzazioni veloci nel tentativo di arrivare in piena area con la palla a terra e qualche cross dagli esterni (ancora pochi) alla ricerca della testa di Pavoletti. Alcune trame di gioco piacevoli si sono intraviste e alla fine la resistenza dei toscani è crollata, tanto che al termine del primo tempo, il Cagliari aveva già archiviato il discorso qualificazione. Marin, un autogol di Caracciolo (propiziato da una zuccata di Godin) e Deiola hanno messo la firma sul tabellino dei marcatori prima che a metà ripresa Massucci realizzasse la rete della bandiera per i nerazzurri.

Il primo successo ha così regalato un Ferragosto di serenità agli isolani che ora potranno puntare all’esordio in campionato, in programma lunedì prossimo, sempre alla Unipol Domus, contro lo Spezia. Con alcune questioni da risolvere in maniera urgente perché dopo questo primo assaggio, sarebbe troppo rischioso condurre una intera stagione con gli uomini contati e con uno spogliatoio in fermento. Vedere Nainggolan con un’altra maglia ha mandato su tutte le furie i tifosi isolani che ora aspettano di capire come verrà completato l’organico, pur sapendo che colpi clamorosi non ce ne saranno. L’indicazione è quella di risparmiare il più possibile dopo i due campionati pesantemente condizionati dal Covid, a meno che non arrivi qualche offerta interessante per Nandez. Il Leon è scontento dopo il mancato passaggio all’Inter e non sembra avere il miglior atteggiamento mentale nel pensare di restare ancora in rossoblù. Il problema resta nel fatto che il Cagliari non ha alcuna intenzione di regalarlo e quindi, se qualcuno volesse arruolarlo nelle sue fila, dovrebbe pagare quanto richiesto dalla società. Si viaggia su cifre importanti, intorno ai 35 milioni di euro, con il mercato inglese che sembra essere quello più idoneo a garantire una trattativa del genere. Ma va anche risolta la questione Godin perché la società è stata chiara: un ingaggio del genere non è più sostenibile. Due le piste percorribili: il lo Sceriffo trova un’altra sistemazione oppure dovrà ridursi lo stipendio per venire incontro alle esigenze del club. Semplici è stato chiaro, definendo Godin come un giocatore mai finito fuori dal progetto tecnico e la conferma è arrivata con la maglia da titolare sabato sera. I due uruguaiani restano in stand-by ma a prescindere da loro, servono almeno un centrocampista (Pobega) e un altro laterale che possa giocare sia a destra che a sinistra. Sempre che qualcun altro non chieda di partire e allora i vuoti in organico andrebbero subito colmati per evitare di arrivare a giocare ogni partita con l’acqua alla gola e con le scelte contate.