Polveriera Cagliari: ora il pompiere Mazzarri dovrà calmare gli animi e trovare gli uomini giusti per ripartire. E a gennaio...

Polveriera Cagliari: ora il pompiere Mazzarri dovrà calmare gli animi e trovare gli uomini giusti per ripartire. E a gennaio...
venerdì 12 novembre 2021, 10:10Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Nel momento più delicato della storia recente del Cagliari, sarà fondamentale che lo spogliatoio faccia quadrato per cercare di uscire dal lungo momento di crisi. La situazione è in continua ebollizione e quanto accaduto alla vigilia della sfida contro l'Atalanta è lo specchio di una squadra che non può certo essere serena. Il presidente Tommaso Giulini ha fatto la voce grossa, puntando l'indice sui giocatori, soprattutto su quelli più rappresentativi, accusandoli di scarso impegno e di poco attaccamento alla maglia rossoblù. Qualcuno non ha gradito le critiche feroci fatte dal patron isolano e qualche scaramuccia c'è stata ma ora a parlare dovranno essere i fatti. A salire in cattedra dovrà necessariamente essere Walter Mazzarri che, anche lui finiti sul banco degli imputati pur avendo incassato la fiducia della società, dovrà dar fondo a tutte le sue energie e alla grande esperienza accumulata negli anni in panchina, per cercare di portare la compagine isolana lontana dal baratro. L'ultimo posto in solitaria non è certo molto consolante ed ecco perché è arrivato il momento dell'ora o mai più. La trasferta in casa del Sassuolo alla ripresa dopo la sosta e il successivo impegno alla Unipol Domus contro la Salernitana sono due ghiotte occasioni per chiudere al meglio il mese di novembre e preparare il terreno per una volata che arrivi fino al giorno dell'Epifania. Ci sarà da pedalare per allontanarsi il più possibile dal fondo della graduatoria e per poi aspettare l'apertura del mercato di gennaio.

Un momento, quello delle trattative invernali, che sarà non solo occasione per rafforzare l'organico con qualche innesto, ma anche di lasciar partire chi non si sente poi così coinvolti dalla causa rossoblù. Uno, Farias, ha già fatto sapere alla società di voler andar via e sarà accontentato con la risoluzione consensuale del contratto. Per altri, da Strootman a Caceres passando per Godin, potrebbe arrivare ugualmente una separazione più o meno consensuale perché le due parti non sembrano più essere in sintonia. Sarà, però, necessario trovare comunque un accordo, economico, in modo che sia i giocatori che la società, possano ritenersi soddisfatti per poi andare avanti in direzioni differenti. La delusione del presidente Giulini per non aver visto rendere al meglio i giocatori più esperti, è tanta ma prima di poter pensare ai rinforzi, sarà necessario far cassa. Ecco perché la cessione di un pezzo pregiato come Nandez, in procinto di andar via già ad agosto e poi rimasto controvoglia nell'Isola, potrebbe essere l'unica carta da giocare per cercare di trovare risorse fresche da investire immediatamente in quattro-cinque giocatori di esperienza e qualità.

Il tutto condito dall'inevitabile necessità di recuperare gli infortunati, primi fra tutti Keita e Dalbert che dovranno sfruttare al meglio questa sosta di campionato, per ritrovare la miglior forma e l'ottimale stato di salute, per dare un contributo che fino ad ora, non solo per colpa loro, non sono riusciti a dare. A fare il resto dovrà pensarci Mazzarri che, vestiti i panni dello psicologo, cercherà di dare fiducia ad un gruppo apparso teso, con i nervi a fior di pelle e sempre meno convinto dei propri mezzi. A Joao Pedro, Cragno, Pavoletti e Carboni il compito di guidare una rimonta che, classifica alla mano, è difficile ma non certo impossibile.