PROFONDO ROSSOBLU

di Vittorio Sanna

Non sarà una galoppata trionfante per riprendersi la Serie A. Per ora è un viaggio a piccolo trotto di una squadra azzoppata nello scorso campionato che si è illusa di guarire presto. Ma essere squadra è qualcosa di più di mettere insieme calciatori. Ce ne sono alcuni di ottimo livello per la categoria, altri di categoria acquistati per l’occasione e altri ancora giovani e inesperti che pagano lo scotto di responsabilità crescenti. Frammenti che da soli non riescono a coprire i difetti in un campionato che in molti pensavano potesse essere un A2. È invece vera serie B. Non è il blasone e la storia che scendono in campo, non sono i nostalgici ricordi di gloria, ma una povera realtà fatta di difficoltà oggettive.

Si va a piccolo troppo e per fortuna squadre di razza non sembrano essercene. Le differenze non le fanno le sconfitte che tutti hanno conosciuto più di una volta, ma la vittoria rispetto al pareggio. Episodi che diventano determinanti, le giocate al negativo al posto delle prodezze dei grandi calciatori. Anche nel Cagliari a determinare tutto sono gli errori che vengono dal reparto meno esperto e più bisognoso di attenzioni, la difesa, non compensato dall’attacco che invece va ad una media che rappresenta quella dell’intero torneo. È così che dopo più di un quarto di torneo il purgatorio della cadetteria è vicinissimo sia al paradiso della lotta per la A che all’inferno che fa scivolare in C.

Scegliere di prendere atto che il rossoblù non è retrocesso nella vetta di serie B ma nel versante intermedio di una montagna da scalare è un perdono momentaneo. Sono i risultati che lo dicono. È il rendimento della squadra. I singoli pagano le sfilacciature e ripartire cercando di fare un’analisi feroce per poi incoraggiare la risalita è l’unico ruolo che può assumere il sostenitore. Sperando che i progressi arrivino veramente come dice Liverani, che la destinazione sia in alto e non in basso. Ci si chiede di pensare positivo di sostenere la squadra. I resistenti lo faranno ma non si possono certo condannare coloro che fanno notare che la fiducia sarebbe finita da tempo e il debito nei confronti dei tifosi ha assunto proporzioni pesanti.

Possiamo pensare a due vittorie di fila che cambierebbero la stagione. Non una cosa che pensavamo “dovuta”, ma un’impresa per il piccolo Cagliari di oggi. Tenendo bene i piedi per terra e ripartendo dal profondo. Magari anche dai valori di un calcio che c’è ancora chi vive con grande fede e rigore.

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.