Quale sarà il vero Cagliari di Walter Mazzarri?

Quale sarà il vero Cagliari di Walter Mazzarri? TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 settembre 2021, 00:45Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Avvio tra alti e bassi per il nuovo allenatore che ora dovrà dare una impronta definitiva alla sua squadra

di Giuseppe Amisani

Troppo brutto per essere vero il Cagliari visto contro l’Empoli alla Unipol Domus, soprattutto dopo appena tre giorni da quello che sembrava fin troppo bello, sceso in campo all’Olimpico. Ma quale sarà il volto del vero collettivo allenato da Walter Mazzarri? Se lo chiedono i tifosi, molti dei quali mercoledì sera non hanno gradito il nuovo passo falso della compagine rossoblù, ma iniziano anche ad interrogarsi gli addetti ai lavori che in appena tre giorni hanno assistito ad una trasformazione di una squadra dalle due facce.

Il tempo non gioca certo a favore del tecnico livornese che ora aspetta con ansia la prossima sosta per cercare di rimettere ogni tassello al suo posto. Ma prima dello stop del campionato, ci saranno da affrontare il Napoli al Maradona e il Venezia alla Unipol Domus, in centottanta minuti che potrebbero dare nuove risposto ma che nascondo anche parecchie insidie. E ancora una volta la squadra dovrà stringere i denti per cercare di affrontare al meglio le due sfide per poi sfruttare al meglio la sosta.

Ci sono parecchi concetti da sviluppare, le gambe da rimettere a posto e la condizione da migliorare, ma soprattutto ci sarà da lavorare parecchio sullo stato mentale della squadra. Ci sarà da migliorare l’aggressività, la voglia di lottare e quella cattiveria agonistica che contro l’Empoli è mancata. Troppo fragile per essere vero l’undici di Mazzarri visto in campo mercoledì sera, mentre tutti i tifosi vogliono rivedere quello che ha conteso palla su palla alla Lazio.

Alcuni rossoblù sono sembrati troppo sulle gambe e sono mancati nei momenti più importanti della gara contro i toscani ma a preoccupare è stata la fragilità con la quale il Cagliari è crollato. Imbrigliato dallo scacchiere tattico di Andreazzoli, Mazzarri non è stato supportato dai suoi nella ricerca delle contromisure e non ha avuto nemmeno particolare fortuna negli episodi. La gran conclusione dalla distanza di Lykogiannis e il palo centrato da Keita sono stati dei segnali sull’andamento della gara che sembrava stregata. Ma gli isolani non hanno nemmeno tentato di raddrizzarla con la rabbia che avrebbero dovuto mettere in campo per evitare di perdere.

Ci sarà da lavorare, parecchio, per rimettere le cose al loro posto, per convincere gli stessi giocatori della bontà di un progetto a lungo termine che dovrà, nei piani della società, durare almeno tre anni, e per cambiare rotta. L’avvio è stato altalenante ma c’è ancora tutto il tempo per dare un senso a questo campionato.