Acquafresca: "Il Cagliari merita di stare più in alto"

 Acquafresca: "Il Cagliari merita di stare più in alto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Mariani
lunedì 22 novembre 2021, 16:15Interviste
di Martina Musu

L'ex rossoblù Robert Acquafresca, ha rilasciato una lunga intervista a Footballnews24.it, narrando delle sue migliori stagioni vissute al Cagliari, dove attualmente vive con la sua famiglia.

“Io penso che regalo più bello non potevo ricevere, esordire in Serie A a 18 anni non ha prezzo. Ringrazierò per tutta la vita mister Ezio Rossi che mi ha dato quest’opportunità, non è da tutti, è un gesto non dovuto. Un po’ come Mancini che ha messo in campo Sirigu all’Europeo quando eravamo già qualificati in modo da far giocare tutti i giocatori. Il mister con me si è dimostrato un grande uomo e posso solo dire grazie, non poteva farmi regalo migliore. Probabilmente se io adesso avessi avuto 19 anni e se quello che ho fatto all’epoca lo avessi fatto adesso dove i giovani vengono lanciati più facilmente, magari sarei finito all’Inter anche io. Quella era una squadra piena di campioni, che poi ha vinto il triplete, peccato. Per me si erano prospettate altre cose e le ho accettate. Potevo impuntarmi e restare ma magari non sarebbe andata bene. Ogni calciatore vuole essere competitivo, ha l’ambizione, avrebbe fatto piacere però poi posso dire di aver trovato un grande posto che è Cagliari, la Sardegna, che mi ha adottato e mi ha dato la fiducia di cui avevo bisogno e non posso far altro che ringraziarli. l Cagliari per i nomi che ha e il percorso iniziato l’anno scorso, merita di stare più in alto. La società si aspettava un rendimento diverso. Però ancora ci sono tante partite e tanti punti a disposizione per poter risalire la classifica. Sarebbe importante inanellare un ciclo di vittorie per uscire dalla zona retrocessione. Davide Astori è stato importante, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, avevamo 16/17 anni. È sempre stato un ragazzo genuino, molto educato, faccio sempre fatica a parlare di lui, il suo ricordo rimarrà per sempre indelebile. Conosco i suoi genitori, capita di sentirci ancora oggi. Purtroppo sono quelle cose che non riesci a darti una spiegazione, ci pensi e ti chiedi ‘ma è successo davvero. Il tasto attaccanti ultimamente per quanto riguarda la Nazionale è molto delicato. I giocatori presenti sono molto forti, alcuni più affermati di altri come Immobile e Belotti rispetto a Scamacca e Raspadori che si stanno affacciando adesso. Ho letto ultimamente di Joao Pedro come possibile alternativa per la Nazionale e io mi auguro veramente che venga preso in considerazione: ad essere onesti i numeri parlano per lui. Ha dimostrato di essere uno dei migliori attaccanti quindi una chance la meriterebbe."