Jeda a Radiolina: "Bisogna lavorare sulla testa dei giocatori, la squadra non si è ancora scrollata di dosso il fatto che sia retrocessa"

Jeda a Radiolina: "Bisogna lavorare sulla testa dei giocatori, la squadra non si è ancora scrollata di dosso il fatto che sia retrocessa"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 24 novembre 2022, 19:30Interviste
di Maria Laura Scifo

L'ospite odierno della puntata de Il Cagliari in Diretta è stato Jeda che ha commentato così il momento vissuto dal Cagliari: 

"Il Cagliari ci sta facendo soffrire, anche a me perché lo sto seguendo. C'è da lavorare, mettiamola così. Secondo me bisogna lavorare sulla testa dei giocatori perché credo che il Cagliari sia una buona squadra ma che non si è ancora scrollata di dosso il fatto che sia retrocessa. Bisogna cambiare mentalità. Sembra una parola priva di significato però per fare un campionato come la Serie B va fatto, ci vuole mentalità.

Faccio un paragone con il Frosinone che tra l'altro sarà il prossimo avversario. Avere l'umiltà di doversi calare nella realtà della Serie B e sapere che devi avere una mentalità garibaldina, quella presunzione di essere stato in Serie A te la devi dimenticare. Ho sempre portato rispetto a tutti quanti e la società deve chiedere espressamente ai giocatori se sono contenti di venire qui. Se ti ritieni un giocatore da Serie A, ora a Cagliari non puoi stare. Lo dico in generale. Se non ci si scrolla di dosso questo atteggiamento non si va avanti. Devi essere umile prima di tutto, correre più di tutti. Se non hai questa predisposizione mentalità non riconosci di essere in Serie B. Devi sudare, correre e lottare. La tecnica fino a un certo punto va bene, ma dopo c'è tutto il resto.

Il Frosinone ha una grandissima mentalità, non prende quasi mai gol e ha vinto diverse gare con il minimo indispensabile. Ha giocatori di grande esperienza come Lucioni ed incarna perfettamente il giocatore con la mentalità da Serie B, conosce la categoria. Rog e Nandez? Hai citato due nomi importanti che possono fare la fortuna del Cagliari ma dipende dalla predisposizione che hanno. Sono stati rincorsi da diverse squadre quando erano in A, bisogna che prima siano loro a mettersi a disposizione di tutti, calarsi nella realtà e trasmettere anche agli altri. Bisogna resettare tutto adesso e cercare di fare quadrato e riprendere il campionato. Tempo a disposizione c'è ma ora bisogna correre.

Quello che è successo al Parma lo scorso anno sta succedendo al Cagliari quest'anno. Il contraccolpo della retrocessione non è facile da digerire. tenere certi giocatori che sono un peso a livello di gruppo o economico sono aspetti da guardare. Quando arriva il momento difficile certi giocatori possono dire perché sono rimasto. Il Cagliari deve assolutamente evitare e individuare quei giocatori di esperienza. Il Cagliari è una squadra abituata ad un certo livello ed essere protagonista. Stare in questo limbo è complicato. E' una squadra importante che ha bisogno di una classifica importante. Le possibilità ci sono, c'è un pubblico spettacolare ma bisogna individuare prima possibile questi strumenti che possano fare la fortuna della squadra, parlo dei giocatori soprattutto".