Maran a Radiolina: "Cagliari-Genoa partita stimolante e aperta"

Maran a Radiolina: "Cagliari-Genoa partita stimolante e aperta"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 2 novembre 2023, 19:00Interviste
di Maria Laura Scifo

Così Rolando Maran ha parlato ai microfoni di Radiolina durante la trasmissione "Il Cagliari in diretta": "Ripenso molte volte a quel Cagliari-Lazio. Soprattutto adesso che sono ai box. Purtroppo quel risultato lì non cambia. Ma non cambia neanche che ci siamo divertiti tanto in quel percorso. E' stato un bel percorso.

Cagliari-Sampdoria 4-3? Sono emozioni che durante la gara ti entrano dentro e non sai come sfogarle. Domenica rivedendo il Cagliari ho pensato anche io a quel momento la, a quanto desiderio e passione. Ho visto tutto questo nel viso di Ranieri. Arrivare alla vittoria in quel modo credo che ti faccia scoppiare il cuore dalla gioia. Hai il dovere di crederci. Magari delle volte sai che le speranze sono ridotte al lumicino. Ma la reazione che hai è un investimento sulla partita successiva. Se combatti fino alla fine, molte volte vieni premiato e ti dà ancora più morale e più forza. Anche sul 3-0 bisogna sempre insistere e nella partita successiva sei già un pochino più avanti.

Pavoletti? Dopo Bari ci siamo messaggiati, questa volta non l'ho fatto ma non perché non si meritava i complimenti. Sono felice per lui. Lui non molla mai, è un uomo di carattere e con me è sempre stato trascinatore. Sono quegli uomini squadra che mandano un messaggio a tutta la rosa ed è un grande trascinatore. Mi immaginavo sarebbe potuto diventare capitano. L'ho sempre visto legato. Quando i giocatori si comportano bene e hanno un bell'atteggiamento, le società fanno fatica a rinunciarci. Nello spogliatoio, nella settimana ti danno tanto.

Rog? E' un giocatore importante. Lo stava dimostrando con me. Lui ha delle qualità straordinarie che fanno comodo a qualsiasi squadra di Serie A. E' comunque una presenza in tutte e due le fasi. Il Cagliari ha perso una pedina importante e mi auguro possa rientrare presto perché può spostare gli equilibri.

Deiola? Alessandro sa che non avrei mai rinunciato a lui. Era ed è un giocatore importantissimo per il gruppo. Aveva ancora margine di miglioramento ed è migliorato molto. Si sa calare nella parte e dà sempre un grandissimo contributo. Poi essendo anche sardo è un valore aggiunto per l'attaccamento alla maglia.

Lecce-Cagliari e Lapadula? La partita che ci ha penalizzato più di tutte è stata questa. Commettiamo una follia che non andava commesso. La partita con la Lazio la potevi anche perdere per il valore della squadra. Lapadula ci aveva dato una delusione, ma un po' eravamo stati noi a darcela da soli non chiudendo la partita.

Shomurodov? L'ho avuto al suo arrivo in Italia e lo avevo scelto, infatti aveva fatto un campionato straordinario. Io mi aspetto quello che ho visto ieri da lui. Può essere molto utile alla causa.

Sardegna? Quando posso trovo il tempo per scendere, ho lasciato tanti amici e mi sento a casa. Vivo questa emozione e sensazione. Chi ha avuto la fortuna di passare per Cagliari, capisce cosa intendo.

Cagliari-Genoa? Ogni partita si riazzera tutto perchè il Cagliari si è rigalvanizzato per queste due vittorie. Sono sicuro che Ranieri saprà indirizzare le partite nel modo giusto e sarà un Cagliari in fiducia. Ma il Genoa ha qualità e come ogni partita si parte da 0 e si deve costruire. E' una partita stimolante e molto aperta.

Gilardino? Mi è piaciuto come si è calato nel momento in cui è subentrato ed è riuscito a dare tranquillità a tutto l'ambiente. Ha dato continuità di risultati e una bella fisionomia. Identità forte e squadra solida.

Ranieri? Per me vederlo fare una scelta di questo tipo, è un esempio da seguire. Dobbiamo seguire aspetti tecnici ma anche il cuore. Mi è piaciuto poi il modo in cui è arrivato a Cagliari. Sembrava che avesse preso per mano tutto un ambiente e dato fiducia a tutti. Questo è stato bello da vedere e da prendere d'esempio. Ragionare con il cuore non è così semplice nel calcio di oggi. Dovrebbe essere normale ma non lo è, balza all'occhio. Questo dà l'indice di quanto sia difficile operare certe scelte.

Tifosi? Quando arrivavi allo stadio avvertivi una positività e una spinta incredibile. Era quasi una familiarità arrivare allo stadio e trovare un certo clima.

Pisacane? Era già molto attento alle dinamiche tattiche e di spogliatoio. Sono contento per lui che possa esprimersi in campo e che il presidente lo abbia scelto per allenare la primavera. Poi la cosa bella era che non cambiava mai il suo modo di fare, che giocasse o meno.