Angeles Parejo a TuttoCagliari Live: "Calcio femminile? Dopo i mondiali stiamo migliorando, mi dispiace che in Sardegna ancora stenti"

Angeles Parejo a TuttoCagliari Live: "Calcio femminile? Dopo i mondiali stiamo migliorando, mi dispiace che in Sardegna ancora stenti"
venerdì 15 aprile 2022, 18:15News
di Maria Laura Scifo

Angeles Parejo è stata ospite ieri della diretta di TuttoCagliari.net in cui si è parlato anche del calcio femminile e della sua carriera. Queste alcune delle sue parole: "Per me è stato un onore giocare con Carolina Morace. Una bellissima esperienza perché non c’era bisogno di parlare. Eravamo due attaccanti, entrambe egoiste come richiede il ruolo, ma avevo una spalla come lei e avevo imparato anche ad essere altruista. Molto spesso ci trovavamo in un 2vs1, se era in una posizione più vantaggiosa era giusto dare la palla. E’ stato nell’anno del primo scudetto. Detto da lei, fu il più importante della sua carriera. E’ arrivata dove c’era una formazione tutta sarda, io e Giorga (Brenzan) eravamo di adozione sassarese ed era un onore per noi. Ho vinto 4 scudetti con la Torres e dico anche io che era il più importante perché eravamo tutti sassaresi.

Ho giocato anche con Rita Guarino, abbiamo fatto più di un anno insieme e c’è stata un’intesa fortissima. Eravamo due attaccanti e abbiamo imparato a stare insieme e ad essere altruiste. Anche con lei abbiamo vinto tanto, campionato, coppa Italia e Supercoppa. Katia Serra invece è stata mia compagna di squadra ad Oristano e a Roma. Per me è stato un onore perché ho imparato tanto da ognuna di loro. Un bagaglio di esperienza non indifferente ma anche di dignità e umiltà perché questo non si vince niente. Spero di dare questo messaggio ai ragazzini e ai bambini e anche agli allenatori.

Quest’anno ho l’onore di far parte del CUS Sassari e della scuola calcio. In passato ho fatto esperienza con la Sacra Famiglia, per 2 anni. Ho deciso di far parte di questo gruppo perché c’è Luisa Martio, mia compagna di squadra nella Torres, a Oristano, nella Roma… Mi rendo conto che i bambini sono il futuro di questo calcio, è importante curare la cantera per le società come il Cagliari, come hanno dimostrato Barcellona e Real. I bambini hanno bisogno di educatori. La nostra scuola calcio è innanzi tutti disciplina, rispetto e poi si pensa vincere. Faccio parte di questa scuola calcio e seguo i 2013-14. Sanno la mia storia e mi fanno mille domande. Devo trovare le parole giuste per fargli capire tutto. Sanno tutto di me e mi fa piacere. Vuol dire che hanno già la passione e vanno a parlare sia di giocatori attuali che ci sono ma poi parlano anche di me. Parlano della donna nel calcio ed è importante perché per me il calcio è uno.

Sotto certi aspetti è più difficile il campionato che abbiamo fatto noi perché non eravamo pagate e seguite come al livello maschile. Ci sono giocatrici che giocano e lavorano, anche a me è capitato. Avevamo tanti sacrifici da affrontare.

Il calcio femminile? Dopo i mondiali stiamo migliorando, Mi dispiace che in Sardegna non sia del tutto decollato per colpa di crisi e pandemia, la Torres era un esempio a livello nazionale e internazionale: Mi aspettavo che Cagliari e Torres facessero le stesse cose di Milan e Juve. Potevano fare un po’ di più qua. Spero che prima o poi questo si possa sbloccare perché abbiamo fatto la storia".