Boi (Il Tirreno): “Il Cagliari ha giocato con meno brillantezza, ma ha ottenuto una vittoria preziosa”

Il giornalista del Tirreno, Giuseppe Boi, tramite il suo canale YouTube ha fatto una lunga analisi sul Cagliari dopo la partita di sabato contro il Parma. Di seguito quanto sintetizzato dalla redazione di Tuttocagliari.net
"Nei primi 180 minuti di campionato, contro Napoli e Fiorentina, il Cagliari aveva concesso 15 occasioni da gol. Domenica, in soli 90 minuti, il Parma ne ha create ben 12. Un dato che ridimensiona, almeno in parte, il 2-0 ottenuto contro i ducali. Il Cagliari è stato cinico e concreto, ma ha mostrato un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti. Non si tratta di sminuire la vittoria: i gol di Mina e Felici restano, così come i tre punti che portano la squadra a quota quattro in classifica dopo tre giornate. È un bottino prezioso, ma la Serie A ci insegna che partenze brillanti non sempre garantiscono la salvezza. Spesso, anzi, è la costruzione graduale, partita dopo partita, a fare la differenza.Il primo a rendersene conto sembra essere Fabio Pisacane. Dopo la partita ha ammesso in conferenza stampa: “Sono felice per la mia prima vittoria in Serie A da allenatore, ma non ho vergogna a dire che avevo paura. Era una partita in cui potevamo scivolare su una buccia di banana. Per fortuna abbiamo trovato un grande Caprile, decisivo in due interventi fondamentali.”Contro il Parma, però, sono emerse diverse difficoltà: troppi palloni persi nella propria trequarti, ripartenze inefficaci e limiti nella costruzione dal basso, soprattutto nella velocità di esecuzione. Eppure, chi ha commesso errori è stato anche capace di riscattarsi: Mina, vicino a un pasticcio evitato solo dalle parate di Caprile, è lo stesso che ha sbloccato il risultato con un colpo di testa. Folorunsho, protagonista di sbagli pesanti, ha poi disputato una gara importante. Anche Dossena, dopo un errore pericoloso, ha partecipato all’azione del raddoppio firmato da Felici.
Le imperfezioni difensive viste con il Parma stonano rispetto alla solidità mostrata contro Napoli e Fiorentina. Ma più che errori dei singoli, sembrano frutto della diversa natura della partita: per la prima volta il Cagliari non affrontava una big, ma una squadra di pari livello, contro la quale ha dovuto costruire gioco. E qui sono emerse difficoltà di manovra, con schemi e automatismi ancora da assimilare. È un limite collettivo, non imputabile né a un singolo giocatore né allo stesso Pisacane.Nonostante ciò, non tutto è negativo. Anche contro il Parma il Cagliari ha confermato di essere squadra solida e difficile da superare a difesa schierata. Ha mostrato maggiore attenzione sui calci piazzati, spesso fonte di problemi in passato. E, ancora una volta, ha saputo capitalizzare al massimo le occasioni: pochi tiri, ma pesanti. Lo stesso era successo contro la Fiorentina, quando l’unica conclusione in porta aveva portato al gol Luperto. Certo, ci sono giocatori che devono ancora crescere: Belotti è generoso ma lontano dalla condizione migliore; Esposito sta cercando di entrare nei meccanismi di Pisacane ma paga le fatiche del Mondiale per club; Prati, invece, sta imparando un ruolo nuovo, non solo come play costruttore ma anche come filtro difensivo a centrocampo. Un lavoro che lo limita un po’ in fase di impostazione, ma che potrebbe arricchirlo nel lungo periodo. In sintesi, contro il Parma abbiamo visto un Cagliari meno brillante dal punto di vista del gioco, ma capace di portare a casa una vittoria fondamentale. Questi tre punti, oltre a dare ossigeno alla classifica, permettono alla squadra di lavorare con più serenità e a Pisacane di proseguire nel suo percorso di crescita da allenatore"