Caprile: "Mi sono integrato bene a Cagliari. Integrarsi è una responsabilità del calciatore"

Caprile: "Mi sono integrato bene a Cagliari. Integrarsi è una responsabilità del calciatore"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 14:30News
di Paola Pascalis

Elia Caprile, nel corso della sua lunga intervista a Cronache di Spogliatoio, ha parlato così della scoperta di Cagliari e della Sardegna: "Secondo me è un dovere del calciatore conoscere e sperimentare la cultura della città in cui va a giocare. A Cagliari il mio nome si è sposato bene con “Sant’Elia”, che da loro è un’istituzione. Dopo le parata all’esordio me lo hanno scritto in tanti. Il quartiere dove sorge lo stadio si chiama così e ho voluto andare oltre: sono andato a visitarlo e mi sono informato. Volevo capire cosa rappresentasse per la città. Mi sono veramente integrato bene a Cagliari. Hanno avuto fiducia in me dopo 6 mesi che non giocavo.

Nel tragitto verso San Siro per l’esordio contro il Milan ho proprio pensato: ‘Ok, mi torno a divertire’. Integrarsi è una responsabilità del calciatore. Ho il dovere, secondo me, di far passare anche dei messaggi belli e importanti.  Ho cercato di conoscere la cultura inglese quando ero a Leeds e lo faccio ancora oggi. Ho la fortuna di avere un cane: questo mi obbliga a lunghe passeggiate. E di conseguenza a conoscere le città in cui mi trovo".