UN MIRTO CON... EMANUELE GATTELLI: "La scommessa-Pisacane è un rischio. La serie A non è come il settore giovanile: è una categoria spietata, che non aspetta nessuno. Ma Fabio è bravo e serio. E spero che lanci qualche talento della Primavera"

Emanuele Gattelli, attaccante “tascabile” del Cagliari tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, ritiene “rischioso” affidare subito la panchina della prima squadra a Fabio Pisacane. Intervistato da Tuttocagliari.net, l’ex rossoblù sottolinea che “la serie A è molto ma molto diversa dal campionato Primavera. E non aspetta nessuno”.
Emanuele, come giudica la stagione appena conclusa da Luperto e compagni? Positiva – perché è arrivata la salvezza – o rivedibile, alla luce di un rendimento troppo spesso deficitario?
“Positiva, perché alla fine siamo rimasti in serie A. Questo è quello che conta: noi tutti gli anni dobbiamo lottare con le unghie e con i denti per mantenere la categoria. E tutto sommato mi sento anche di dire che Davide Nicola ha fatto discretamente bene, conducendo la barca in porto”.
Secondo lei il Cagliari, per qualità tecniche e caratteriali, avrebbe potuto fare qualcosa in più – ad esempio salvarsi con maggiore anticipo – o il risultato conseguito a fine campionato era veramente il massimo che questa squadra poteva ottenere?
“Mah, io dico che avremmo potuto raccogliere al massimo due o tre punti in più. Ma non avremmo comunque potuto migliorare sensibilmente la nostra posizione in classifica. Ci manca qualcosa a livello di squadra, di collettivo. Fortunatamente pare che Adopo, Piccoli e Caprile siano stati riscattati. A mio parere abbiamo ancora bisogno di un centrocampista bravo, di un’ala destra e di un difensore centrale di esperienza da affiancare a Mina. Il colombiano ha tappato diversi buchi l’anno scorso e fa quello che può, ma sarebbe il caso di ingaggiare un altro centrale in grado di integrarsi con lui e di dargli maggiore supporto. Poi, a quanto mi risulta, ci sono due o tre elementi provenienti dalla Primavera che sono estremamente interessanti e talentuosi. Speriamo che gli venga data una chance in prima squadra.”
A proposito di settore giovanile: Fabio Pisacane è stato promosso da allenatore della Primavera a tecnico della prima squadra. A suo parere l’azzardo alla fine pagherà o la società sta correndo un rischio troppo grande?
“Per me questa scelta è un rischio. Attenzione, so che Pisacane è molto bravo, però la serie A non è il settore giovanile: giochi contro squadroni. Anche le cosiddette ‘piccole’ spesso sono formazioni di alto livello e di gran qualità. Io spero vivamente che questi ragazzi della Primavera di cui parlavo prima si dimostrino pronti a spiccare il volo e a fare il grande salto. La mia paura è che sia Pisacane che la squadra possano aver bisogno di parecchio tempo per prendere confidenza con la categoria. E la serie A, lo sappiamo tutti, non aspetta. Con l’eccezione, forse, proprio dello scorso campionato, che ha fatto registrare una quota salvezza eccezionalmente e sorprendentemente bassa.”