Italia, Gattuso: "E' un sogno che si avvera. Bisogna capire perché alcuni rifiutano la Nazionale"

Gennaro Gattuso è stato presentato questa mattina in conferenza stampa come nuovo commissario tecnico della Nazionale. Di seguito alcune dichiarazioni riprese da TMW: "Questo è un sogno che si avvera, spero di essere all'altezza. So che il compito non è facile ma di facile nella vita non c'è nulla. Io e io mio staff sappiamo che c'è tanto da lavorare, ma c'è la consapevolezza di poter fare un grandissimo lavoro. C'è da lavorare, da andare in giro e parlare coi giocatori per entrare nella loro testa. Sento dire da tanti anni che non c'è talento, ma io penso che i giocatori ci siano e dobbiamo solo metterli nella condizione di farli esprimere al massimo. L'obiettivo è riportare l'Italia al Mondiale, per noi e per il nostro calcio è fondamentale".
Cosa bisogna fare?
"Dobbiamo ritrovare l'entusiasmo, non pensare in modo negativo. Chi viene a Coverciano deve arrivarci con entusiasmo, creare una famiglia credo sia la cosa più importante. Oltre la tecnica e la tattica dobbiamo ritrovare quel gruppo che per tanti anni ci ha contraddistinto nel mondo".
Cosa pensa di chi rifiuta la Nazionale?
"Bisogna anche vedere e capire perché un calciatore rifiuta la Nazionale. La prima cosa che ho chiesto al Presidente e a Buffon è che chi viene a Coverciano deve restarci anche se ha un problemino, c'è tutto per curarli. Per essere credibili e non creare delle scuse: chi è convocato in Nazionale sta a Coverciano come si faceva quando giocavo io, poi se non si riesce a farlo guarire torna nel club di appartenenza. La cosa più importante è stare tanto tempo insieme, quando si giocano 50-60 partite l'anno i dolorini ci sono sempre ma non bisogna creare precedenti".
Quali saranno le prime parole che dirai ai giocatori?
"Di dirci le cose in faccia, di voler creare una famiglia. In campo le difficoltà ci sono in qualsiasi momento e se non si fa una corsa in più diventa dura, in questo momento dobbiamo riuscire a cambiare questo aspetto. Dobbiamo dirci anche le cose che non vogliamo sentire, solo così si può crescere".
Ha individuato qualche giocatore tra quelli non chiamati da Spalletti?
"Io in questi giorni ho chiamato 35 giocatori, vediamo cosa dice il campionato. Ci sono giocatori che sono rimasti fuori ma magari possono darci una mano. Ho parlato anche con Chiesa e gli ho detto che deve trovare il modo di giocare con continuità: vale per lui come per gli altri".